GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale
Nella Fig. 3 sono riportate le time slices, per le tre zone investigate, relative all’intervallo di profondità stimato di 0.40 - 0.60 m. Risultati preliminari. A marzo 2013 è iniziata la seconda fase del progetto di analisi archeologiche in piazza delle Carceri, che aveva lo scopo principale di sondare, tramite la realizzazione di saggi diagnostici mirati, le anomalie evidenziate dalle prospezioni geofisiche (interpretate e valutate congiuntamente fra la Cattedra di ArcheologiaMedievale dell’Università di Firenze, gli archeologi dei Laboratori Archeologici San Gallo ed il Gruppo di Geofisica del CNR-ITABC di Montelibretti) Nella Fig. 3 sono indicate due aree oggetto di scavo di verifica indicate come saggio D e saggio E. SAGGIO D . Aperto per sondare l’anomalia “a1”. Lo scavo conferma la presenza di una struttura, evidenziata dall’indagineGPR, di forma quadrangolare con6.40mdi lato e posizionata a 0.30-0.40 m di profondità rispetto al piano stradale. La struttura, in muratura piena di ciottoli e malta, ha in appoggio strati con tracce di frequentazione antropica ricchi di ceramica acroma ed un piano di calpestio. L’area è di interesse archeologico anche in considerazione di possibili confronti con una struttura simile rinvenuta in un’altra area archeologica. SAGGIO E . Aperto per sondare l’anomalia “a2”, di forma irregolare. L’apertura del saggio conferma la presenza, sotto una canaletta ormai ostruita di epoca recente, di un setto murario ad “L”, evidenziato dall’indagine GPR, affiancato da una porzione di lastricato, forse residuo di un piano stradale, posizionato a 1.75 m di profondità e avente la stessa direttrice del vicolo de’ Bardi, apparentemente direzionato verso il Castello. La strada ed il setto murario sono sigillati da strati estremamente ricchi di ceramica aventi un orizzonte cronologico piuttosto definito che non sembra andare, ad una prima osservazione autoptica, oltre la prima metà del XV secolo. L’area è dunque di primaria importanza per comprendere lo sviluppo urbanistico della città in questo nodo nevralgico fra il Castello e il vicino Palazzo Banci, contenente le strutture Albertesche già scavate in precedenza. Il progetto tuttora in corso, procede con l’analisi integrata tra i risultati ottenuti con il GPR e le strutture individuate con altri saggi di scavo che hanno interessato altri settori dell’area investigata. Riconoscimenti. Gli autori ringraziano gli archeologi dei Laboratori San Gallo dell’Università di Firenze per il supporto durante le acquisizioni sul campo ed il Comune di Prato per il supporto finanziario a tutte le indagini. Bibliografia Goodman D., Piro S., Nishimura Y., Schneider K., Hongo H., Higashi N., Steinberg J., Damiata B., 2008. GPRArcheometry. In “Ground Penetrating Radar Theory and Applications ”, Edited by: Harry M. Jol. Elsevier (Ed.), pp. 479 – 508. Goodman D.,2011. GPR-Slice 7.0, Manual. (http://www.gpr-survey.com, January/2011.) Goodman D., Piro S., 2013. GPR Remote sensing in Archaeology. Springer (Ed), ISBN 978-3-642-31856-6, ISBN 978-3- 642-31857-3 (eBook), DOI 10.1007/978-3-642-31857-3. Springer, Berlin, (Germany). Guerrieri F., 1975 (a cura di), Il Castello dell’Imperatore a Prato, Centro Di, Firenze. Piro S., Goodman D., 2008. Integrated GPR data processing for archaeological surveys in urban area. The case of Forum (Roma, Italy). 12th International Conference on Ground Penetrating Radar, June 16-19, 2008, Birmingham, UK. Proceedings Extanded Abstract Volume. Piscitelli S., Rizzo E., Cristallo F., La penna V., Crocco L., Persico R., Soldovieri F., 2007. GPR andMicrowave Tomography for Detecting shallow Cavities in the Historical Area of Sassi of Matera (Southern Italy), Near Surface Geophysics, vol. 5, pp. 275-285,. Vannini G., 1975. Scavi nell’area antistante il Castello dell’Imperatore. Notizia preliminare, in F. Gurrieri (a cura di),Il Castello dell’Imperatore a Prato, Centro Di, Firenze, pp. 26-29. 163 GNGTS 2013 S essione 3.2
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