GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale
rappresentato dalle immagini in alto mentre il risultato della tomografia è visibile nelle figure in basso. Si osserva che l’inversione ha generalmente sottostimato i valori di conducibilità elettrica sia prima che dopo l’iniezione dl gas; l’immagine delle differenze, che rappresenta il dato più interessante dal punto di vista dell’indagine di monitoraggio, identifica invece correttamente le zone caratterizzate dalla presenza del gas, riproducendo abbastanza bene anche la corrispondente immagine riferita al modello vero. Conclusioni. La tecnica del “time-lapse” si basa sull’analisi delle differenze osservate da indagini geofisiche fatte in tempi diversi sulla medesima area e viene utilizzata per monitorare e misurare le proprietà di un giacimento durante la vita del giacimento stesso. In questo lavoro la tecnica tomografica dei tempi d’arrivo è stata applicata a dati sismici ed elettromagnetici cross-well generati in un esperimento sintetico di iniezione di CO 2 in un acquifero salino, per individuare la presenza della CO 2 dopo l’iniezione del gas. Le differenze tra i risultati delle inversioni prima e dopo l’iniezione del gas hanno permesso di individuare le zone parzialmente saturate di CO 2 all’interno dell’area investigata tra i due pozzi. In un ipotetico esperimento reale, i valori di saturazione ottenuti sia dall’approccio sismico Fig. 3 – Valori della conducibilità elettrica (prima e dopo l’iniezione del gas) nel modello sintetico utilizzato per l’esperimento. In alto il modello vero, in basso i valori di conducibilità ottenuti dalla tomografia dei dati elettromagnetici (vedi testo). A destra le rispettive differenze di conducibilità tra prima e dopo l’iniezione. 185 GNGTS 2013 S essione 3.3
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