GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

L’evoluzione temporale delle intensità delle due sorgenti (CE e sorgente locale sotto la Solfatara) è simile, ma tutt’altro che uguale. Le differenze confermano che la sorgente locale sotto la Solfatara è reale e non un semplice artefatto dovuto alla distorsione locale del campo di deformazione su larga scala, indotta da particolari caratteristiche reologiche. L’efficacia delle due sorgenti nel rendere conto della deformazione complessiva ai Campi Flegrei dal 1993 a fine 2010 è mostrata in Fig. 3. Ovviamente, il fatto che una sorgente sferoidale renda conto della deformazione locale nella Solfatara non implica l’esistenza di una vera cavità pressurizzata. Come recentemente mostrato da Fournier e Chardot (2012), quando la deformazione del suolo è legata a processi idrotermali e spiegabile con semplici sorgenti puntiformi o finite, la deformazione stessa è probabilmente controllata dalla risposta poroelastica del substrato all’aumento della pressione di poro nei pressi del punto di iniezione dei fluidi magmatici nel sistema idrotermale. La profondità della sorgente, ottenuta invertendo i dati di deformazione, è molto prossima a quella dell’area di iniezione. La posizione delle due sorgenti (quella responsabile del campo di deformazione su larga scala e quella responsabile della deformazione locale nella Solfatara) è pienamente consistente con la probabile presenza di fuso tra i 3000 e 4000 metri sotto Pozzuoli, messa in luce da recenti studi di attenuazione sismica (De Siena et al. , 2010), con modelli concettuali geochimici della Solfatara (Chiodini et al. , 2010), e con le misure geochimiche (Chiodini et al. , 2012). Riconoscimenti. I dati di livellazione sono stati gentilmente concessi da G. Berrino e F. Obrizzo. I dati SAR sono stati gentilmente concessi da R. Lanari. Bibliografia Barbarella M., Gubellini A., e Russo P.; 1983: Rilievo ed analisi dei recenti movimenti orizzontali del suolo nell’area flegrea , Atti 2° Convegno GNGTS, Roma, 12-14 dicembre. Chiodini G., Caliro S., Cardellini C., Granieri D., Avino R., Baldini A., Donnini M., and Minopoli C.; 2010: Long-term variations of the Campi Flegrei, Italy, volcanic system as revealed by the monitoring of hydrothermal activity . J. Geophys. Res., 115, B03205, doi: 10.1029/2008JB006258. Chiodini G., Caliro S., De Martino P., Avino R., and Gherardi F.; 2012: Early signals of new volcanic unrest at Campi Flegrei caldera? Insights from geochemical data and physical simulations . Geology, 40, 943-946, doi:10.1130/ G33251.1 De Siena L., Del Pezzo E., and Bianco F.; 2010: Seismic attenuation imaging of Campi Flegrei: Evidence of gas reservoirs, hydrothermal basins, and feeding systems . J. Geophys. Res., 115, B09312, doi:10.1029/2009JB006938. Fournier N., and Chardot L.; 2012: Understanding volcano hydrothermal unrest from geodetic observations: Insights from numerical modeling and application to White Island volcano, New Zealand . J. Geophys. Res., 117, B11208, doi:10.1029/2012JB009469. Valutazione statistica della potenzialità geotermica dell’acquifero superficiale nel settore sudorientale della Pianura Padana piemontese D. Barbero 1 , M.G. Forno 2 , L. Magnea 1 1 Dipartimento di Fisica, Università di Torino 2 Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Torino Introduzione. Nella valutazione del potenziale geotermico di un’area concorrono diversi fattori. Gli aspetti geologici e geofisici sono quelli che per primi vengono presi in considera- zione per poter esprimere un parere favorevole alla fattibilità di un progetto per sfruttamento ed estrazione della risorsa geotermica. Tra i fattori geologici e geofisici, si ricordano la distri- buzione della temperatura nel sottosuolo, il calore specifico, la permeabilità, la porosità (totale ed effettiva), e la profondità del serbatoio. In questa ricerca viene presa in esame la distribuzione della temperatura nell’immedia- to sottosuolo, in relazione alla profondità, valutando il potenziale geotermico dell’acquifero superficiale di un’area campione corrispondente al settore sudorientale della Pianura Padana 235 GNGTS 2013 S essione 1.3

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