GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale
il range di profondità in corrispondenza della quale si situerebbe la “superficie di omeotermia” sopracitata, ma anche di determinare, per profondità comprese tra 20 e 50 metri, un valore di temperatura costante di 14,0 °C, con una precisione di 0,6 ±0,1°C, estrapolabile ad una vasta area (Barbero et al. , 2012). L’area campione presa in esame, corrispondente al settore sudorientale della Pianura Padana piemontese, con debole inclinazione verso NE, presenta uno sviluppo altimetrico variabile tra 300 m, al margine sudoccidentale in prossimità al limite con i rilievi collinari delle Langhe, e 70 m, nel settore nordorientale in corrispondenza della confluenza fra il fiume Po e il torrente Scrivia. Dal punto di vista idrografico, l’area è drenata dal fiume Tanaro, che costituisce l’elemento drenante principale, e dai suoi principali affluenti rappresentati dal torrente Belbo, il torrente Bormida e il torrente Scrivia. L’area è caratterizzata nel sottosuolo da numerosi assi drenanti e spartiacque sotterranei: particolarmente significativo è lo spartiacque sotterraneo ricostruibile a SWdi Alessandria, che separa le acque di falda drenanti nel fiume Tanaro, da quelle che drenanti nel fiume Bormida. I flussi idrici sotterranei mostrano un andamento centripeto verso l’area di Alessandria. I valori di soggiacenza della falda superficiale diminuiscono progressivamente dai settori prossimi ai rilievi delle Langhe e del Monferrato, dove raggiungono i 20 metri, al settore assiale della pianura, presso l’alveo del fiume Tanaro, dove le soggiacenze hanno valori inferiori ai 2 metri (Canavese et al. , 2004). Il sottosuolo appare costituito da una potente successione di sedimenti prevalentemente incoerenti, connessi ad un ambientemarino, deltizio e fluviale, individuabili nelle stratigrafie dei sondaggi (Boni e Casnedi, 1970; Bortolami et al. , 1976; Canavese et al. , 2004). La successione stratigrafica è intercettata nella sua completezza nel settore meridionale, dove lo spessore dei termini superiori risulta relativamente modesto; nel settore settentrionale, invece, lo spessore rilevante dei termini fluviali e la ridotta profondità dei pozzi per approvvigionamento idrico non consentono di individuare la parte inferiore della successione, marina e deltizia. Fig. 2 – Log di temperatura (A) e diagrammi di dispersione delle misure termometriche (B). 237 GNGTS 2013 S essione 1.3
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