GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

G-R (Zöller et al ., 2008) calcolato per tutta l’area delle Timpe, essendo i valori di b ottenuti per le ZS appartenenti a quest’area molto simili tra loro. Il valore di aperiodicità α corrispondente è 0.76 ± 0.07. Per ottenere una stima dell’errore di α, le incertezze (σ b ) sul valore del b sono state trattate secondo la teoria di propagazione degli errori. Per quanto riguarda il tempo medio di ritorno, è stato calcolato dalle storie sismiche di faglia ricavabili del catalogo macrosismico (CMTE, 2008), per i terremoti con intensità epicentrale I 0 ≥ VIII EMS (Grünthal, 1998). Gli intertempi dei terremoti sono stati calcolati per ogni singola struttura. Poiché sono disponibili solo pochi intertempi per faglia, si è preferito considerarli insieme assumendo che non ci sia nessuna significativa differenza tra le caratteristiche sismogenetiche delle strutture interessate, come già osservato dai parametri a e b della G-R. La probabilità, stimata al 2014, che nei prossimi cinque anni si possa avere un terremoto violento/distruttivo è maggiore per le faglie Moscarello e S. Tecla, con valori di circa il 10%, mentre è lievemente inferiore (9%) per quella di Fiandaca; la faglia di S. Venerina presenta probabilità molto bassa, 4%, avendo generato l’ultimo terremoto nel 2002. Va osservato che se la probabilità time-dependent viene calcolata retrospettivamente per gli eventi storici accaduti, questa raggiunge valori di circa il 10% al momento in cui si verificano i terremoti, indicando che le strutture di Moscarello e S. Tecla potrebbero essere potenzialmente pronte a generare un forte terremoto. Mappe di hazard sismico. La struttura dell’albero logico individuata a priori per il calcolo della pericolosità consiste in tre rami principali a complessità crescente. Il RAMO1 rappresenta il trattamento tradizionale che utilizza le sorgenti areali (ZS) definite sopra e profondità prefissata corrispondente alla profondità efficace. Il modello della sismicità è dato dai coefficienti a e b della G-R. Il RAMO2, associa la sismicità maggiore ai segmenti di faglia secondo un modello a terremoto caratteristico o secondo la G-R e utilizza le ZS per la rimanente attività di background . Infine il ramo innovativo (RAMO3) adotta una griglia tridimensionale con sismicità non poissoniana e associa ai segmenti di faglia gli eventi maggiori secondo un modello a terremoto caratteristico. Il RAMO2 e il RAMO3 sono stati calcolati sia utilizzando ipotesi stazionarie (a), che time-dependent (b). Le mappe di hazard elaborate, riferite ad una probabilità di superamento del 10% per periodi di esposizione di 5 e 50 anni, sono relative alla sismicità vulcano-tettonica etnea e non tengono conto del contributo dei terremoti regionali, che sono responsabili dei valori massimi di scuotimento attesi anche nell’areale vulcanico. Le parametrizzazioni a sorgenti areali (RAMO1 e RAMO2a) portano a raggiungere valori simili a quelli di PGA di riferimento della normativa attuale, che da Catania al centro della “ZS936 Etna” variano fra 0.200 e 0.250 g ovvero 196-245 gal, al 10% in 50 anni (WG MPS, 2004), concentrati però in maniera netta sulla faglia Pernicana (sempre in assenza del contributo della sismicità regionale). Fig. 2 – Legge di attenuazione per l’accelerazione massima del suolo (PGA) per un evento superficiale etneo di ML=4.3. In blu sono mostrati i valori centrali, in rosso quelli ottenuti tenuto conto dell’errore . 48 GNGTS 2013 S essione 2.1

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=