GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

3. Con il software REXEL (Iervolino et al. , 2009) si individuano degli accelerogrammi naturali compatibili con lo spettro NTC (punto 1), utilizzando come spettro target lo spettro a 1950 anni della normativa. 4. Con il software SeismoMatch è possibile ottenere degli accelerogrammi spettro- compatibili attraverso l’uso di wavelets (Hancock et al. , 2006). Si esegue il match degli accelerogrammi inserendo come spettri target i diversi spettri ottenuti in precedenza. 5. Infine si valuta la risposta sismica della diga utilizzando analisi dinamiche non lineari sul modello semplificato di un oscillatore equivalente (Nuti e Basili, 2010). La non linearità della risposta associata allo scorrimento viene considerata introducendo alla base dell’oscillatore una slitta in grado di riprodurre un legame attritivo alla Coulomb. Risultati. In Fig. 1 sono riportati alcuni spettri calcolati seguendo la procedura descritta in precedenza. Lo spettro n.1 è lo spettro della normativa ottenuto per il sito di Campotosto. Lo spettro n. 2 è quello che si ottiene con il programma CRISIS2007 utilizzando la SP96. Gli spettri n. 3 e 4 sono deterministici e corrispondenti al terremoto di scenario scelto dall’analisi di disaggregazione (Mw=6.7, R=15 km), il primo calcolato con la relazione Bindi et al. , il secondo con la relazione Sabetta-Pugliese. Per tener conto del fatto che nel PSHA, a differenza del DSHA, è inclusa la deviazione standard dell’attenuazione, gli spettri deterministici sono stati incrementati di diverse frazioni di sigma in modo da ottenere un buon accordo col probabilistico. Lo spettro 5 è relativo alla registrazione di un aftershock del terremoto dell’Aquila (9/4/2009, Mw=5.4, R=6.7 km, direzione EW), con epicentro Monti della Laga e registrata con uno strumento posizionato sulla diga di Poggio Cancelli-Campotosto. Trattandosi di una magnitudo notevolmente più bassa di quella di scenario, il contenuto ai periodi lunghi è decisamente ridotto. Infine, lo spettro 6 è relativo ad un accelerogramma registrato a l’Aquila durante la scossa principale (6/4/2009, Mw=6.3, R=4.4 km, direzione EW). Gli spettri di Fig. 1 rappresentano la variabilità delle accelerazioni spettrali che possono essere ottenute utilizzando differenti approcci. Le due registrazioni 5 e 6 vogliono servire come confronto tra gli spettri calcolati e quelli dei segnali reali riferiti rispettivamente allo stesso sito della diga e allo stesso range di magnitudo. Come si nota nella Fig. 1 per periodi inferiori a 0.5 sec lo spettro probabilistico PSHA e quelli deterministici ottenuti con le due relazioni di attenuazione ITA10 e SP96 sono molto simili e tutti leggermente inferiori a quello ottenuto dalle norme tecniche NTC 2008. A partire dallo spettro di normativa ed utilizzando il programma Rexel sono stati ricercati i terremoti con le caratteristiche spettrali più compatibili. Tra i segnali individuati, molti dei quali stranieri, è stato scelto quello del Friuli (1976) di magnitudo Mw=6.5 e distanza R=23 km, più prossimo alle caratteristiche del terremoto di scenario, segnale registrato su categoria di terreno A, generalmente riscontrabile nei siti in cui sorgono la maggior parte delle dighe. Fig. 1 – Spettri di risposta su suolo rigido calcolati per il sito di Campotosto (AQ). 76 GNGTS 2013 S essione 2.1

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