GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale
In Fig. 3 viene riportata la descrizione dell’oscillatore ad un grado di libertà con il quale vengono valutati gli effetti dei segnali sulla diga. Il modello, proposto da Nuti e Basili, è composto da un oscillatore equivalente ad un grado di libertà. Per valutare lo scorrimento, alla base di questo viene inserita una molla non lineare. Questa riproduce sia la deformabilità della fondazione sia un legame attritivo alla Coulomb. Quando il taglio alla base supera la resistenza allo scorrimento la diga scorre. In assenza di informazioni e per mettere in risalto le differenze tra gli accelerogrammi generati è stato scelto un valore dell’angolo di attrito di 45°. I risultati ottenuti per i due accelerogrammi del Friuli e de l’Aquila adattati allo spettro delle NTC2008 sono riportati in Fig. 3. La figura riporta sia gli spostamenti relativi del punto più alto (D-Df) sia quelli alla base (Df) coincidenti con lo scorrimento. Come si può vedere l’accelerogramma, nonostante l’adattamento allo stesso spettro, ha una forte influenza sulla risposta non lineare. Questo è principalmente dovuto al diverso numero di picchi dei segnali. Nella Fig. 3 viene riportato anche lo spostamento relativo di un oscillatore incastrato alla base (SDOF Linear). Come si osserva lo spostamento in sommità per il quale viene raggiunto un taglio pari alla resistenza allo scorrimento è Dy=7.37 mm. L’oscillatore non lineare scorre ogni volta che viene raggiunto questo spostamento. Se facciamo riferimento alla numerazione di Fig. 2, per l’accelerogramma del Friuli sono stati ottenuti i seguenti scorrimenti: 1) 10.0 mm, 2) 5.0 mm, 3) 4.0 mm, 4) 6.0 mm. Per quanto riguarda il terremoto aquilano si ottiene: 1) 35.0 mm, 2) 26.0 mm, 3) 19.0 mm, 4) 22.0 mm. Gli scorrimenti ottenuti variano quindi da 4.0 mm associati al terremoto del Friuli adattato allo spettro ottenuto con la relazione di attenuazione ITA10 a 35.0 mm ottenuti per l’accelerogramma dell’Aquila adattato allo spettro NTC. Queste variazioni sono significative rispetto alla valutazione della sicurezza della diga. Sia il segnale di partenza sia la metodologia utilizzata per definire lo spettro influenzano notevolmente il valore dello scorrimento del modello semplificato. Conclusioni. Secondo le attuali normative le dighe situate in zone particolarmente sismiche richiedono degli studi sismologici più approfonditi. In questo lavoro sono stati riportati i principali metodi attraverso i quali è possibile stimare lo spettro di riferimento. Questi sono stati applicati al sito di Campotosto. A partire dagli spettri e dalle registrazioni del Friuli (1976) e de l’Aquila (2009) sono stati ricavati 8 accelerogrammi spettro-compatibili attraverso un adattamento in ampiezza e frequenza. Questi segnali sono stati applicati alla base del modello semplificato della diga di Rio Fucino. Questo modello formato da un oscillatore semplice equivalente sopra una molla non lineare ha permesso di valutare gli scorrimenti alla base della diga. Questi variano da un minimo di 4.0 mm ad un massimo di 35.0 mm. I risultati mostrano come nonostante l’adattamento in ampiezza e frequenza sia la forma dei segnali sia la differente scelta dello spettro di riferimento possono influenzare la valutazione della sicurezza della struttura. Bibliografia Bazzurro P. & Cornell C.A. (1999): Disaggregation of seismic hazard, Bulletin of the Seismological Society of America, Vol. 89, No. 2, 501-520. Bindi D., Pacor F., Luzi L., Puglia R., Massa M., Ameri G. & Paolucci R. (2011): Ground Motion Prediction Equations Derived from the Italian Strong Motion Data Base, Bull Earthquake Eng 9:1899–1920. Hancock J., Watson-Lamprey J., Abrahamson N.A., Bommer J.J., Markatis A., McCoy E. & Mendis R. (2006): “An improved method of matching response spectra of recorded earthquake ground motion using wavelets”, Journal of Earthquake Engineering, Vol. 10, 67–89. Iervolino I., Galasso C. & Cosenza E. (2009): REXEL: computer aided record selection for code-based seismic structural analysis, bulletin of Earthquake Engineering, 8:339-362. Markatis, Emma Mccoyh & Rishmila Mendis (2006): An improved method of matching response spectra of recorded earthquake ground motion using wavelets, Journal of Earthquake Engineering, 10:S1, 67-89. Nuti C. & Basili M. (2010): Seismic simulation and base sliding of concrete gravity dams, Computational Method in Earthquake Engineering, 21:427-454. Ordaz M., Aguilar A. & Arboleda J.(2007): CRISIS2007 – A Program for computing Seismic Hazard. 79 GNGTS 2013 S essione 2.1
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