GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

Di seguito, si riportano un breve inquadramento geologico-sismotettonico dell’area investi- gata e i dettagli e l’esito dell’indagine geoelettrica. Area di studio: assetto geologico e sismotettonico. L’area oggetto di studio è posta a sud-est della città de L’Aquila, all’interno della media valle dell’Aterno in Abruzzo, un bacino intramontano con direzione NW-SE, delimitato a ovest-sudovest dal massiccio dei M.ti D’Ocre e a nord-nordest dalla catena del Gran Sasso D’Italia. Dal punto di vista geologico, in generale, i rilievi dell’area aquilana sono costituiti da depositi carbonatici e, in piccola parte, marnoso-arenacei meso-cenozoici. Nella Valle dell’Aterno affiorano, invece, depositi lacustri che formano una complessa sequenza deposizionale di unità limose e sabbioso-conglomeratiche, con frequenti variazioni laterali, soprastanti il substrato calcareo (Bosi e Bertini, 1970). I depositi più recenti (Olocene), che si rinvengono al di sopra dei terreni meso-cenozoici e Pleistocenici, sono invece costituiti da alluvioni ciottoloso- sabbiose e subordinatamente sabbioso-limose, da depositi detritici di versante, da depositi eluvio-colluviali con detriti immersi in matrice limoso-argillosa (Carta Geologica d’Italia in scala 1:50.000 – foglio 359 “L’Aquila”). Il 6 aprile 2009 tale area è stata colpita da un moderato terremoto (M w = 6.3), provocato dal sistema di faglie normali Paganica-San Demetrio (PSDFS), costituito nel complesso da 5 segmenti di faglia, generalmente orientati N110°-140° secondo una geometria en-échelon con step destro, di circa 19 km di lunghezza (Galli et al. , 2010; Gruppo di Lavoro MS–AQ, 2010; Giocoli et al. , 2011). In seguito all’evento principale del 6 aprile, lungo tale sistema di faglie sono stati osservati e rilevati fenomeni di fratturazione superficiale con rigetto verticale di ~ 15 cm. In tale ambito, per approfondire l’attività di ricerca sui fenomeni di fagliazione superficiale presso l’abitato di San Gregorio e San Demetrio ne’ Vestini, è stata condotta una indagine geolelettrica, mediante la tecnica della Tomografia di Resistività Elettrica, con lo scopo di fornire informazioni sull’eventuale presenza in profondità e sulla caratterizzazione geometrica di alcuni tratti sepolti della PSDFS, da indagare successivamente tramite scavo di trincee paleosismologiche. Tomografia di Resistività Elettrica: acquisizione, elaborazione ed inversione dati. L’indagine geoelettrica, realizzata in questa campagna di misure, è stata eseguita mediante il georesistivimetro Syscal Junior (Iris Instruments), accoppiato ad un sistema di acquisizione multielettrodico (48 elettrodi). Lungo ogni profilo, i dati di resistività apparente sono stati acquisiti mediante la configurazione elettrodica Wenner-Schlumberger, che presenta una moderata risoluzione nell’individuare variazioni sia laterali che verticali di resistività, mediante 48 elettrodi con spaziatura variabile (da 1, 3 e 5 m), ottenendo differenti profondità di indagine (di circa 7, 20 e 35 m). Il processing dei dati di resistività apparente acquisiti è consistito essenzialmente, in una prima fase, nella rimozione di valori anomali (spikes or bad data points), mediante operazioni di filtraggio automatico e/o manuale per mezzo di software d’esercizio (Prosys II, Res2Dinv). Successivamente, è stata inserita la correzione topografica ad ogni profilo ERT. Infine, i dati di resistività apparente, dopo la fase di filtraggio e correzione topografica, sono stati invertiti mediante il software d’inversione Res2Dinv (Loke, 2001), al fine di ottenere le immagini 2D di resistività del sottosuolo. Nel processo d’inversione sono state necessarie almeno 3 iterazioni per il raggiungimento del best fit tra la pseudo sezione misurata e quella calcolata, ottenendo, in tal modo, immagini elettriche con un RMS error relativamente basso, variabile tra 1.6 e 8.4. Inoltre, per migliorare la fase di interpretazione e confronto diretto, tutti i modelli di resistività sono stati rappresentati con la stessa scala di valori di resistività elettrica, compresa tra i 15 e gli oltre 381 Ωm. Risultati: San Gregorio (L’Aquila). La Fig. 2 riporta uno stralcio della Carta Geologico- Geomorfologica (scala 1:5000) dell’area di Paganica Teatro – Zona Industriale – Onna – San Gregorio con l’ubicazione delle ERT (linee rosse) (modificata da Boncio et al. , 2010b). 25 GNGTS 2013 S essione 1.1

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