GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

• aree con differente litologia ma stesso comportamento dinamico, corrispondenti a diversi poligoni nella CGT_MS, sono attribuite a una stessa microzona (e quindi rappresentate da un solo poligono) nella carta MS di livello 1; • aree con stessa litologia ma differente spessore e/o rigidezza delle coperture, che determina un comportamento dinamico differente, possono essere distinte in diverse microzone; • substrato con stessa litologia ma differente rigidezza, in funzione ad esempio del grado di fatturazione, può corrispondere a più microzone; • identificazione di aree caratterizzate dalla presenza di terreni liquefacibili, che sono trattate come zone di instabilità nelle quali è possibile che si inneschi un tale fenomeno; • presenza di faglie classificate come attive e capaci; • identificazione di aree interessate da fenomeni di instabilità di versante e altri fenomeni di instabilità (crolli di cavità, cedimenti differenziali), che sono classificate come zone suscettibili di instabilità nelle quali il dissesto indotto dal sisma può causare deformazioni permanenti; • individuazione di versanti con pendenza elevata, trattati come aree nelle quali valutare, oltre le problematiche connesse alle litologie interessate, le eventuali amplificazioni del moto sismico dovute a effetti topografici. Livello 2 di MS. Nel livello 2 di MS i fattori di amplificazione sono valutati attraverso metodi semplificati basati su abachi, costruiti per un modello ideale di sottosuolo costituito da depositi essenzialmente omogenei o a strati orizzontali, piani e paralleli, di estensione infinita, poggianti su bedrock sismico. Gli abachi, per costruzione, sono dunque applicabili solo in aree geologicamente non complesse e non sono pertanto considerati affidabili in presenza di morfologie (superficiali e sepolte) articolate, responsabili di fenomeni di amplificazione 2D/3D, inversioni di velocità (terreni rigidi sovrastanti terreni più deformabili), fenomeni di instabilità e di deformazioni permanenti. La CGT_MS e le sezioni geologico tecniche sono dunque fondamentali per evidenziare le aree interessate da forme di superficie (es. scarpate, creste, picchi isolati) e sepolte (es. bordi di valli, scarpate sepolte, contatti tettonici) che possono dar luogo a complessi fenomeni 2D/3D di modifica del segnale sismico e per le quali occorrerà realizzare studi di livello 3. Allo stesso modo, la presenza di litotipi più grossolani (sabbie e ghiaie) e/o rocce tenere al tetto di terreni più deformabili (argille, limi), evidenziate nelle sezioni geologico- tecniche, anche in assenza di dati geofisici, indicherà aree presumibilmente caratterizzate da inversione di velocità, da approfondire nel livello 3. Analoghe considerazioni possono svolgersi per le zone suscettibili di deformazioni permanenti (faglie attive e capaci, liquefazione, frane) riportate nella CGT_MS. L’utilizzo di un abaco prevede, tipicamente, la definizione dei seguenti elementi, desunti dalle informazioni contenute nella CGT_MS unitamente alle indagini geotecniche e geofisiche: • litotipo prevalente dei terreni di copertura (ghiaia, sabbia, argilla); • spessore stimato della copertura, deducibile dalle sezioni geologico tecniche. Indicazioni indirette sullo spessore del deposito possono inoltre essere fornite dalle misure di rumore ambientale, elaborate mediante la tecnica HVSR (Albarello e Castellaro, 2011); • Vs media della copertura, ottenuta da indagini geofisiche con tecniche attive e passive; in assenza di dati geofisici, una stima approssimativa della Vs può essere ottenuta a partire dalla frequenza fondamentale di vibrazione del deposito f 0 misurata attraverso microtremori, noto lo spessore totale H del deposito (desumibile dalle sezioni geologico tecniche); • tipo di profilo di Vs, idealizzato mediante un andamento costante con la profondità o crescente secondo due gradienti (gradiente massimo, gradiente intermedio). Livello 3 di MS. Il livello 3 di MS è basato su approfondite indagini geologiche, geotecniche e geofisiche e sull’esecuzione di modellazioni numeriche, con la quantificazione dei fattori di 199 GNGTS 2013 S essione 2.2

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