GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale
Ricorrendo ad ipotesi semplificatrici sull’andamento del profilo di velocità, è possibile definire abachi che consentono una stima di massima di h 0 , data la frequenza di picco f 0 ( e.g. , Albarello et al. , 2011; Albarello e Castellaro, 2012). Tuttavia, stime più accurate del profilo stratigrafico delle proprietà meccaniche del sottosuolo, od anche solo della batimetria del principale contrasto d’impedenza sismica, richiedono valutazioni, almeno approssimative, dei valori di velocità delle onde S nel sottosuolo, per il quale scopo è necessario accompagnare le misure stazione singola con altre misure sismiche, in foro ( down-hole o cross-hole ) o di superficie (sismica a rifrazione in SH, MASW, antenne sismiche passive, ecc.). Una procedura volta a questo scopo e già ben sperimentata ( e.g. , Albarello et al. , 2011; Pileggi et al. , 2011) è quella d’utilizzare algoritmi d’inversione congiunta della curva HV(f) e della curva di dispersione delle onde di Rayleigh, ricavata da misure sismiche passive realizzate con antenna, inversione che, se opportunamente realizzata, può anche giovarsi dei vincoli forniti da altre informazioni a priori . Laddove non si disponga d’una curva di dispersione, la curva HV(f) può anche essere invertita da sola, utilizzando come vincolo i dati forniti da altre indagini, quali misure in foro o rilevamenti geologici ( e.g. , Castellaro e Mulargia, 2009). L’ampia e dettagliata copertura dell’area indagata, assicurata dalle indagini con la tecnica H/V, permette, di norma, l’estensione del profilo stratigrafico così ottenuto nei pochi punti ove la curva di dispersione è disponibile, o si è comunque potuta realizzare un’inversione affidabile, a tutta l’area oggetto di studio. Questa strategia d’indagine, caratterizzata da rapidità esecutiva e bassi costi per unità di volume di sottosuolo esplorato, si rivela molto utile per indagini di tipo estensivo quali quelle necessarie alla costruzione di carte di microzonanzione sismica ( e.g. , Gruppo di Lavoro MS-AQ, 2010). Il tentativo di applicare questo protocollo, ormai consolidato, alla microzonazione sismica di primo livello del Comune di Massa, secondo gli Indirizzi e Criteri della Microzonazione Sismica (ICMS, Gruppo di Lavoro MS, 2008) e ralativi aggiornamenti, si è infranto contro un ostacolo nuovo ed inaspettato, che ha portato a sperimentare l’uso della tecnica H/V ben oltre i limiti precedentemente stabiliti, imponendo la ricerca d’una nuova via per l’interpretazione e l’uso delle curve HV(f) e mostrandone così l’estrema versatilità, anche in condizioni “estreme”. Natura del problema. Il risultato tipico della misura H/V eseguita nel Comune di Massa nei giorni infrasettimanali (da lunedì a venerdì) è mostrato sul lato sinistro di Fig. 1: in quasi ogni curva HV(f) e, soprattutto, negli spettri delle sue singole componenti relative alle tre direzioni spaziali (due orizzontali e la verticale), emerge prepotentemente la presenza d’un fortissimo disturbo di tipo industriale, interessante pressoché tutta la banda di frequenze compresa tra 1 e 20 Hz. Disturbi di tipo industriale non costituiscono certamente una novità per le acquisizioni Fig. 1 – Curva HVSR (in alto) e spettri delle tre componenti del moto (in basso) relativi alle misure realizzate in un medesimo luogo in un giorno infrasettimanale (a sinistra) e nella fine settimana (a destra). 254 GNGTS 2013 S essione 2.2
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