GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale
Cartografia speditiva dell’amplificazione e del rischio di liquefazione nelle aree epicentrali del terremoto dell’Emilia 2012 (M L =5.9) L. Martelli 1 , L. Calabrese 1 , G. Ercolessi 1 , P. Severi 1 , G. Tarabusi 2-3-4 , D. Pileggi 4 , S. Rosselli 4 , L. Minarelli 4-5 , F. Pergalani 6 , M. Compagnoni 6 , G. Vannucchi 7 , C. Madiai 7 , J. Facciorusso 7 , V. Fioravante 8 , D. Giretti 8 , M. Mucciarelli 9 , E. Priolo 9 , G. Laurenzano 9 con il contributo di: M. Romani 10 , A. Manicardi 11 , B. Mengoli 11 , C. Ugoletti 11 1 Regione Emilia-Romagna - Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli 2 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Roma 1 3 Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra, Università di Ferrara 4 Geologo libero professionista, consulente Regione Emilia-Romagna 5 Geotema srl, spin-off Università di Ferrara 6 Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Politecnico di Milano 7 Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Università di Firenze 8 Dipartimento di Ingegneria, Università di Ferrara 9 Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, Trieste 10 Regione Emilia-Romagna – Servizio Pianificazione Urbanistica, Paesaggio e uso sostenibile del Territorio 11 Provincia di Modena – Servizio Urbanistica e SIT Introduzione. Il 20 maggio 2012 in Pianura Padana è iniziata una sequenza sismica che ha interessato una vasta area compresa tra le Province di Reggio Emilia, Modena, Mantova, Bologna e Ferrara. La prima forte scossa, di magnitudo locale M L =5,9, è avvenuta alle 4:03 ora locale, con epicentro tra Mirandola e Finale Emilia, seguita, nel giro di 4 minuti, da altre due forti scosse, la prima di M L =4,8 e la seconda di M L =5,1, con epicentro in Comune di Bondeno; nove giorni dopo è stata registrata un’altra forte scossa (M L =5,8), con epicentro tra Mirandola e Medolla. Tra il 20 maggio e il 3 giugno 2012 sono state registrate ben 7 scosse di M L >5,0 con epicentri distribuiti tra Novi di Modena (MO) e Vigarano Mainarda (FE). I maggiori effetti locali osservati sono stati l’amplificazione del moto sismico e fenomeni di liquefazione, verificatisi soprattutto in corrispondenza di alvei abbandonati di fiumi appenninici. Per una ricostruzione post-sisma e una pianificazione urbanistica veramente orientata alla mitigazione del rischio sismico è quindi fondamentale disporre di mappe dei fattori di amplifi- cazione e del potenziale di liquefazione. Si è quindi proceduto a realizzare la microzonazione sismica dei Comuni più danneggiati (v. Gruppo di lavoro MS Emilia 2012, in questo volume) ponendo particolare attenzione alla valutazione dell’amplificazione e del potenziale di lique- fazione. Inquadramento geologico. Il sottosuolo dell’area epicentrale è prevalentemente costituito da alternanze di sabbie, limi e argille del Pleistocene medio-Olocene, risultato dell’attività deposizionale del Po e dei suoi affluenti appenninici, soprattutto Secchia e Panaro, e, nella parte più orientale, del fiume Reno. Il substrato di questa successione alluvionale è generalmente costituito da depositi marini e transizionali del Pleistocene inferiore e medio. La profondità della base della successione alluvioni varia a causa della presenza di alti strutturali sepolti dovuti all’attività tettonica delle Pieghe Ferraresi; nelle aree di sinclinale lo spessore delle alluvioni supera i 500 m mentre nelle aree di anticlinale si riduce fino a circa 100 m (RER e ENI-Agip, 1998). Tra Mirandola, Medolla e Novi di Modena, sull’alto delle Pieghe Ferraresi interne, il tetto del substrato raggiunge profondità inferiori a 100 m ed è costituito da argille e sabbie marine del Pliocene inferiore (Fig. 1) mentre tra Bondeno e Occhiobello, sull’alto delle Pieghe Ferraresi esterne, è costituito da marne messiniane. Stima dell’amplificazione. Data la geometria piano-parallela delle unità litologiche dei primi 100-150 m (Fig. 1) e le tipologie edilizie ordinarie più frequenti (strutture con periodo proprio T compreso tra 0,1 s e 1 s), per la valutazione dell’amplificazione finalizzata alla 262 GNGTS 2013 S essione 2.2
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