GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale
sono documentati da dati affidabili (terremoti del 1349 e 1703 AD) e quattro da prove archeo- sismologiche e/o da indicazioni epigrafiche (terremoti del 443, 508, 801 e 847 AD). Una evidente incidenza dei fenomeni di amplificazione locale sul moto sismico al suolo è stata osservata in occasione di diversi terremoti storici (Donati et al. , 1999), tra i quali Avezzano 1915 (Ambrosini et al. , 1986), Umbria-Marche 1997-98 (Donati, 2000), Aquilano 2009 (Bozzano et al. , 2011; Sbarra et al. , 2012). Il confronto qualitativo tra la Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (MOPS) e la distribuzione geografica dei danni indotti sull’edificato dai terremoti storici nel Centro Storico permette di individuare interessanti coincidenze tra microzone e segnalazioni di danni (Fig. 3). Buona parte dei danni e del risentimento macrosismico si concentra nella piana del Tevere e nelle valli alluvionali dei fossi tributari dove sono presenti le due microzone 7 e 8 della Carta delle MOPS. Tuttavia il danneggiamento sembra distribuito uniformemente, con alcune concentrazioni nella zona di Trastevere, Rione Sant’Angelo, Piazza Navona, Testaccio (Ambrosini et al. , 1986; Donati 2000; Donati et al. , 1999). Non è quindi possibile distinguere tra loro le microzone 7 e 8 in base ai danni registrati storicamente, ma si può ribadire che sono quelle con maggior numero di danni in tutta l’area in studio. Quanto ai fossi laterali, dove sono presenti le microzone 9 e 10 (quelle potenzialmente più pericolose), si notano addensamenti di siti con danni e risentimenti lungo i fondovalle del fosso Labicano al Colosseo, Basilica di San Clemente, Viale Manzoni, e Velabro-Spinon, tra il Foro Romano e la zona di Via dei Serpenti-Via Nazionale. In quest’ultima zona, comunque, la distribuzione dei danni interessa anche le aree immediatamente limitrofe (Via Panisperna-Via Sant’Agata dei Goti), dove sono presenti le microzone 5 e 6, caratterizzate da alti spessori di riporto al di sopra di substrati rigidi (tufi-pozzolane e ghiaie, rispettivamente). Altri raggruppamenti di siti con danni storici si notano nella valle dei Fori Imperiali, tra Campidoglio e Oppio (Donati, et al. , 1999), in coincidenza con la microzona 4. L’alta concentrazione di danneggiamenti in questa zona può spiegarsi con la presenza di molti edifici di età romana, potenzialmente molto vulnerabili all’azione sismica. Infine, danni medio-alti si notano in alcune zone localizzate presso i complessi monumentali delle Basiliche di San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme e Santa Maria Maggiore (Ambrosini et al. , 1986; Donati et al. , 1999; Donati, 2000), oltre che nelle zone di Castro Pretorio, Via Piave-Sallustiano e Celio. In tutti questi casi è interessante notare che i siti con danni si concentrano in corrispondenza di zone caratterizzate da elevati spessori di riporto, giacenti sopra un substrato vulcanico rigido (microzona 5). Le cause del danneggiamento, in questo caso, sarebbero da ricercare in effetti di amplificazione indotti dal forte contrasto di impedenza tra il riporto a bassa rigidezza e le vulcaniti sottostanti. Bibliografia Ambrosini S, Castenetto S, Cevolan F, Di Loreto E, Funiciello R, Liperi L, Molin D; 1986: Risposta sismica dell’area urbana di Roma in occasione del terremoto del Fucino del 13–1–1915. Memorie della Società Geologica Italiana, 35, 445-452. Bozzano F, Giacomi A C, Martino S, Comando Prov. Vigili del Fuoco Roma; 2011: Damage scenario induced in the city of Rome by the L’Aquila seismic sequence of April 2009 (Italy). Italian Journal of Engineering Geology and Environment, 2, 5-22. Donati S; 2000: Guida al sottosuolo e alla risposta sismica di Roma. Dei, Tipografia del Genio Civile, Roma, pp. 87 e cartografia allegata. Donati S, Funiciello R, Rovelli A; 1999: Seismic response in archaeological areas: the case-histories of Rome. Journal of Applied Geophysics, 41, 229-239. Funiciello R, Giordano G; 2008: Note illustrative della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50.000, foglio 374 Roma. APAT, Dipartimento Difesa del Suolo-Servizio Geologico d’Italia, Roma, pp. 158. Galli P, Molin D; 2013: Beyond the damage threshold: the historic earthquakes of Rome. Bull.of Earthquake Eng., doi:10.1007/s10518-012-9409-0. ICMS; 2008: Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica. Gruppo di Lavoro ICMS, Conferenza delle Regioni e Province autonome - Dipartimento della Protezione. http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_pub. wp?contentId=PUB1137 283 GNGTS 2013 S essione 2.2
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