GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

al ., 2002; Okada, 2003) nella forma proposta da Parolai et al. (2006). Dopo aver esaminato le curve ottenute, è stato ritenuto opportuno considerare come significativa nel caso di Boretto la parte della curva compresa tra 1.5 Hz e 12 Hz circa, invece, per quanto riguarda Casaglia, la parte della curva contenuta tra 2 Hz circa e 10Hz. Gli andamenti dei rami di curva così ottenuti sono molto simili tra di loro e sono caratterizzati da valori di velocità delle onde di Rayleigh che decrescono con l’aumentare della frequenza: in particolare si passa da velocità effettive di 350 m/s circa per le frequenze più basse a quelle di 100-150 m/s per le frequenze più alte. Invertendo congiuntamente la curva di dispersione ricavata dall’antenna di Boretto e la misura HVSR acquisita in sua prossimità attraverso l’utilizzo di metodi basati sugli Algoritmi Genetici, il miglior profilo sismostratigrafico ottenuto mostra una significativa variazione di velocità delle onde di taglio (si passa da 300 m/s a circa 700 m/s) localizzata a circa 110 m di profondità (Fig. 1). Per quanto riguarda l’antenna sismica realizzata a Casaglia, l’inversione congiunta delle due curve è stata portata avanti inizialmente con l’impiego degli Algoritmi Genetici e in seguito è stata “raffinata” utilizzando il metodo degli Algoritmi Linearizzati (Picozzi e Albarello, 2007). Il profilo risultante individua un contrasto di impedenza localizzato ad una profondità simile (120 m circa) a quello individuato dall’inversione di Boretto, soltanto che in questo caso la variazione di velocità delle onde di taglio è molto più marcata, in quanto si passa da circa 400 m/s a 1100 m/s (Fig. 1). Per ricavare informazioni sul profilo di velocità delle onde S in altre zone dell’area esplorata, in 4 ulteriori siti sono state invertite le sole curve H/V ottenute alla base dell’argine utilizzando come vincolo (fino a 30-50 m di profondità) i valori di Vs ricavati da misure down-hole presenti nelle vicinanze delle misure a stazione singola prese in considerazione. Le 4 acquisizioni HVSR invertite sono situate nel tratto Carbonara di Po – Ro e precisamente, procedendo da W verso E, si trovano tra Carbonara di Po e Carbonarola (MN), a Stellata (FE), presso Ravalle (FE) e presso Sabbioni (FE) (Fig. 1). Queste curve H/V sono caratterizzate da un massimo principale a circa 0.8 Hz e da un picco meno pronunciato a 0.2-0.3 Hz; la misura di Ravalle, a differenza delle altre, presenta soltanto un massimo a circa 0.9 Hz. Osservando i risultati dei miglior profili di Vs ottenuti dalle inversioni è possibile notare la presenza nei primi 500 m di due significativi salti di velocità (Fig. 1): il primo (individuato anche dalle inversioni descritte precedentemente e riferito al massimo HVSR individuato a 0.8-0.9 Hz) è situato tra 110 m (Carbonara di Po) e 140-150 m (Stellata e Sabbioni); il secondo invece è localizzato tra 380 m di profondità (Sabbioni) e 420-440 m (Carbonara di Po e Stellata). Per quanto riguarda invece l’inversione della misura di Ravalle, dal miglior profilo risultan- te risulta possibile constatare la presenza, nei primi 500 m, di un solo significativo contrasto di impedenza, ubicato in questa zona a circa 110 m di profondità (Fig. 1); l’entità di tale salto di velocità risulta compatibile con i risultati ottenuti sia dall’inversione di Casaglia, sia dall’inda- gine cross-hole (realizzata dalla Regione Emilia Romagna) situata nelle vicinanze della misura HVSR in questione. Analisi SSR per la caratterizzazione degli argini. Come accennato nell’introduzione, per ognuno dei 321 siti indagati lungo l’argine destro del fiume Po sono state realizzate due misure a stazione singola, una ubicata sull’argine ed una ai piedi di quest’ultimo. Lo scopo principale di questa configurazione scelta a priori è stato quello di effettuare, per ciascuna postazione esplorata, l’analisi Standard Spectral Ratio (SSR) finalizzata a mettere in evidenza eventuali differenze meccaniche nella struttura dell’argine attraverso le differenti modalità di risposta della struttura alle sollecitazioni indotte dalle vibrazioni ambientali. Dal punto di vista teorico, l’ampiezza spettrale media M i del moto nella direzione i-ma in un determinato punto del manufatto sollecitato dal rumore sismico ambientale N j relativo alla dimensione j-ma , nel dominio delle piccole deformazioni per una frequenza ν , può essere visto come il prodotto 287 GNGTS 2013 S essione 2.2

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