GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale
• la differenza in termini di ampiezza tra la curva HVSR realizzata sull’argine e la curva HVSR realizzata fuori dalla struttura è di almeno 1 ( tipo 1 ); • la differenza in termini di ampiezza tra la curva HVSR realizzata fuori dall’argine e la curva HVSR realizzata sulla struttura è di almeno 1 ( tipo 2 ); • la differenza in termini di ampiezza tra le due curve H/V è minore di 1 ( tipo 3 ). Al fine di simulare le nove sottoclassi individuate (determinate dalle tre classi di SSR e dai tre tipi di comportamenti delle curve H/V sopra descritti) sono stati considerati due modelli “tipo” rappresentativi della configurazione stratigrafica dei materiali costituenti l’argine (colonna AR in Fig. 2) e dei materiali caratterizzanti il sito di riferimento posto alla base del rilevato (colonna FA in Fig. 2). Lo scopo di queste simulazioni dirette è quello di mettere in risalto le proprietà intrinseche dell’argine, supponendo che i materiali al di sotto di questo si comportino in maniera simile a quelli del sito di riferimento. In particolare è stato ipotizzato che il rilevato sia costituito da quattro strati con spessore pressoché costante (Fig. 2 e Tab. 1) caratterizzati da limitate variazioni di velocità delle onde di taglio e di densità dedotte dai down-hole prima citati; per i valori di Vp, invece, sono state ipotizzate anche delle variazioni più consistenti evidenziate in alcuni casi anche dalle prove sismiche in foro. Per quanto riguarda la colonna FA è stata quindi supposta l’esistenza di un pacco di strati con proprietà meccaniche identiche a quello presente al di sotto del rilevato (rappresentato in giallo in Fig. 2 come “inv”), con l’unica differenza dei due strati superficiali FA1 e FA2 (aventi spessore complessivo di 2 m), caratterizzati da valori di Vs e Vp leggermente inferiori a quelli degli strati sottostanti e necessari per soddisfare i vincoli riguardanti le curve H/V. Per ottenere la simulazione di una sottoclasse, spesso è stato necessario utilizzare da una a tre coppie di modelli AR e FA; la classe B3, a differenza delle altre, può essere simulata adoperando sei coppie di modelli differenti. In Tab. 1 sono mostrati i valori dei parametri di una coppia di modelli AR e FA utilizzati per la simulazione diretta della sottoclasse C3. Tab. 1 – Valori dei parametri di una coppia di modelli AR e FA utilizzati per la simulazione diretta della sottoclasse C3. Con AR è indicato il modello rappresentativo della configurazione stratigrafica dei materiali costituenti l’argine, con FA quello dei materiali caratterizzanti il sito di riferimento posto alla base del rilevato (Fig. 2). In ogni tabella sono indicati, per ogni strato, i valori di spessore (H), velocità delle onde di compressione (VP), velocità delle onde di taglio (VS), fattore di smorzamento delle onde P (DP) e delle onde S (DS); il valore di DS è stato sempre ipotizzato il doppio di DP. AR FA H (m) VP (m/s) VS (m/s) DP DS H (m) VP (m/s) VS (m/s) DP DS AR1 1,5 400 200 0,025 0,05 FA1 1 700 200 0,0025 0,005 AR2 1 600 300 0,025 0,05 FA2 1 700 300 0,0025 0,005 AR3 2,5 850 400 0,025 0,05 INV 8 1300 400 0,0025 0,005 AR4 2 1100 400 0,025 0,05 15 1300 400 0,0025 0,005 INV 8 1300 400 0,0025 0,005 50 1400 400 0,0025 0,005 15 1300 400 0,0025 0,005 100 1400 500 0,0025 0,005 50 1400 400 0,0025 0,005 0 1500 600 0,0025 0,005 100 1400 500 0,0025 0,005 0 1500 600 0,0025 0,005 Esaminando tutte le configurazioni stratigrafiche utilizzate per le simulazioni dirette delle nove sottoclassi è possibile dedurre come, in diversi casi, il fattore di smorzamento possa giocare un ruolo decisamente rilevante. Risulta evidente, infatti, che la simulazione diretta 290 GNGTS 2013 S essione 2.2
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