GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale
• la simulazione della sottoclasse C3 necessita che il fattore di smorzamento dell’argi- ne superi di almeno 10 volte quello degli strati sottostanti e quello degli strati fuori dall’argine. Conclusioni. I risultati delle misure HVSR e delle inversioni mostrano la presenza, nell’area indagata, di contrasti di impedenza sismica a varie profondità. In particolare, considerando i valori di velocità delle onde di taglio determinati dalle 6 inversioni realizzate, i massimi di frequenza intorno a 0.65-0.7 Hz nella zona di Reggio Emilia e quelli intorno a 0.8-1 Hz riscontrati in provincia di Mantova e Ferrara sono compatibili con contrasti di impedenza situati indicativamente tra 100 e 150 m di profondità, mentre i picchi a frequenze più basse (0.2-0.5 Hz) sono riferiti a superfici risonanti localizzate a centinaia di metri di profondità. Dalla Fig. 1 è possibile notare che la superficie risonante più superficiale nel tratto Boretto- Carbonara Po è caratterizzata da valori di Vs compresi tra circa 700 m/s e circa 1300 m/s; nel tratto Carbonara Po-Ro, invece, questa interfaccia presenta valori che oscillano tra 1100 m/s e 1300 m/s. Per quanto riguarda il contrasto di impedenza più profondo, nel tratto Boretto- Carbonara Po (Fig. 1 in alto) la superficie risonante in questione raggiunge profondità maggiori di 500 m nella parte più ad W, per poi risalire a circa 400 m nella zona compresa tra la località di Gorgo (dove incomincia ad evidenziarsi la presenza di un picco H/V a circa 0.3 Hz) e Carbonara Po. Nel tratto Carbonara Po-Ro (Fig. 1 in basso) l’interfaccia più profonda rimane alla profondità di circa 400 m almeno fino alla misura P48, per poi risalire per circa 300 m fino a “fondersi” con la superficie risonante più superficiale nella zona compresa tra la località di Ravalle e Casaglia, dove le acquisizioni HVSR identificano soltanto il massimo a circa 0.8 Hz; nella zona ad E di Casaglia l’interfaccia in questione si approfondisce di nuovo, fino a raggiungere i 380 m presso la misura P139. Come si può vedere dai risultati delle inversioni delle acquisizioni P6, P48 e P139, la superficie risonante più profonda raggiunge valori di velocità delle onde di taglio compresi tra 1700 m/s e circa 2000 m/s. Per quanto riguarda le analisi SSR, a partire da numerose simulazioni numeriche, è stato possibile attribuire un diverso livello di smorzamento ai materiali che costituiscono alcune porzioni dell’argine e a quelli del terreno di riferimento (piede dell’argine). Sono stati quindi identificati 62 siti caratterizzati da un comportamento dinamico peculiare in termini di smorzamento rispetto agli altri 259 siti analizzati. Esaminando le numerose sezioni geologiche realizzate dalla Regione Emilia Romagna (Martelli et al. , 2013) che attraversano il rilevato presso diversi punti di misura, è ragionevole ipotizzare che tale comportamento sia attribuibile ai materiali che costituiscono l’argine piuttosto che ai terreni presenti al di sotto del rilevato, in quanto la stessa configurazione stratigrafica è rilevabile presso punti appartenenti a sottoclassi SSR differenti. Infine, osservando la disposizione spaziale dei 62 siti individuati (Fig. 3) è possibile constatare che questi possono delineare o punti isolati oppure tratti di argine continui di circa 1-1,5 km di lunghezza (per esempio il tratto a NO di Suzzara e il tratto ad est di Carbonara Po); inoltre è evidente come i siti di tipo A2 e C3 siano presenti in quantità notevolmente maggiori rispetto a quelli di tipo B1 (2 siti) e C1 (1 sito). Bibliografia Albarello D., Bianca M., Gallipoli M.R., Lizza C. e Mucciarelli M. (2009). Indagini speditive di comportamento dinamico di edifici monumentali storici e dei loro suoli di fondazione. Terremoti e paesaggio naturale e antropico, Storia Geofisica Ambiente, 213-232. Albarello D., Castellaro S., (2011). Tecniche sismiche passive. Ingegneria Sismica, Anno XXVII, 2 (Suppl.), 32-63. Lunedei E. e Albarello D. (2009). On the seismic noise wavefield in a weakly dissipative layered Earth. Geophys. J. Int., vol. 177, pp. 1001–1014, DOI: 10.1111/j.1365-246X.2008.04062.x. Martelli L., Severi P., Biavati G., Rosselli S., Camassi R., Ercolani E., Marcellini A., Tento A., Gerosa D., Albarello D., Guerrini F., Lunedei E., Pileggi D., Pergalani F., Compagnoni M., Fioravante V., Giretti D. (2011). Analysis of the local seismic hazard for the stability tests of the main bank of the Po river. 30° Convegno Nazionale del Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida, 14-17 novembre 2011, Trieste. Martelli L., Severi P., Biavati G., Rosselli S., Camassi R., Ercolani E., Marcellini A., Tento A., Gerosa D., Albarello D., Guerrini F., Lunedei E., Pileggi D., Pergalani F., Compagnoni M., Fioravante V., Giretti D. (2013). Analysis of the 292 GNGTS 2013 S essione 2.2
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