GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

Boncio P., Galli P., Naso G. and Pizzi A.; 2012: Zoning Surface Rupture Hazard along Normal Faults: Insight from the 2009 Mw 6.3 L’Aquila, Central Italy, Earthquake and Other Global Earthquakes . Bulletin of the Seismological Society of America, 102 , 918-935, doi: 10.1785/0120100301. Falcucci E., Gori S., Peronace E., Fubelli G., Moro M., Saroli M., Giaccio B., Messina P., Naso G., Scardia G., Sposato A., Voltaggio M., Galli P. and Galadini F.; 2009: The Paganica fault and surface coseismic ruptures caused by the 6 April 2009 earthquake (L’Aquila, central Italy) . Seismological Research Letters, 80 , 940-950. Galli P., Galadini F. and Calzoni F.; 2005: Surface faulting in Norcia (central Italy): A “paleoseismological perspective” . Tectonophysics, 403 , 117-130, doi 10.1016/j.tecto.2005.04.003. Galli P. A., Giaccio B., Messina P., Peronace E. and Zuppi G. M.; 2011: Palaeoseismology of the L’Aquila faults (central Italy, 2009, Mw 6.3 earthquake): implications for active fault linkage . Geophysical Journal International, 187 , 1119- 1134. doi:10.1111/j.1365-246X.2011.05233.x Gruppo di Lavoro MS; 2008: Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica . Dipartimento della Protezione Civile e Conferenza delle Regioni e Province autonome; 3 vol. e 1 DVD. Ministry for the Environment New Zealand; 2003: Planning for the development of land on or close to active faults. A guideline to assist resource management planners in New Zealand . <http://www.mfe.govt.nz/publications/rma/ planning-development-active-faults-dec04/index.html>. La Microzonazione Sismica di un sito UNESCO: il centro storico di San Gimignano (Siena) G. Peruzzi, E. Lunedei, D. Albarello, P. Pieruccini, D. Firuzabadì, F. Sandrelli, M. Coltorti, P.L. Fantozzi Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli Studî di Siena Introduzione. Nell’ambito del progetto della Regione Toscana “Rischio Sismico negli Edifici Monumentali” (RiSEM), è stata realizzata la microzonazione sismica (MS) del centro storico di San Gimignano (SI) e dell’area circostante, secondo le prescrizioni degli “Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica” (ICMS; Gruppo di lavoro MS, 2008), recepiti dalla Regione Toscana per le attività di prevenzione del rischio sismico nel territorio regionale. Scopo del lavoro è stato l’elaborazione di una carta della pericolosità sismica locale, utilizzabile a scopi di pianificazione territoriale. La particolare importanza di questo lavoro risiede nel fatto che il centro storico interessato è stato dichiarato “Patrimonio UNESCO dell’Umanità”, grazie alle sue torri ed agli altri edifici di altissimo valore storico, artistico e culturale che ne fanno parte (www.sitiunesco. it/san-gimignano-il-centro-storico.html). Pur essendo la pericolosità di base non elevata, la presenza d’un patrimonio edilizio di tale rilevanza rende assai alta la vulnerabilità e necessario un approfondito studio del rischio sismico, obiettivo del progetto RiSEM, di cui la MS qui descritta, è elemento indispensabile. Il modello geologico. Punto di partenza dello studio è stato la costruzione di un modello geologico di riferimento, realizzato, innanzitutto, attraverso la ricerca di quanto prodotto negli anni passati a riguardo dell’area di studio (cfr. Bossio et al., 1995b), la raccolta delle indagini effettuate in passato e, soprattutto, un rilevamento geologico-geomorfologico di maggior dettaglio condotto ex-novo . Dal punto di vista geologico, il territorio di San Gimignano si colloca nel settore meridionale del bacino neogenico-quaternario della Val d’Elsa, delimitato ad ovest dalla dorsale Medio Toscana e ad est dalla dorsale dei Monti del Chianti. Grazie al nuovo rilevamento ed alle informazioni pregresse raccolte, è stato possibile rea- lizzare una nuova carta geologica-geomorfologica, corredata da sezioni e colonne stratigrafi- che, dalle quali sono evidenti i rapporti laterali e verticali tra le formazioni affioranti nell’area. La formazione più antica, e l’unica litoide, è quella della Breccia di Grotti (Miocene superiore), che consiste in brecce calcaree di ambiente continentale. Su di essa si trovano le formazioni delle Argille Azzurre e delle Sabbie di San Vivaldo, entrambe del Pliocene superiore e di ambiente marino: solitamente le sabbie si trovano al di sopra, pur essendo presenti alternanze e passaggi laterali e verticali graduali. Più recenti (Pleistocene medio) sono i Calcareus Tufa , 299 GNGTS 2013 S essione 2.2

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