GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale
Considerato che le unità litologiche al di sopra del basamento sismico (la Breccia di Grotti) possono essere grossolanamente assimilate, in media, a “sabbie”, si può assumere, in modo approssimato, che le proprietà del mezzo soffice al di sopra del substrato sismico siano riconducibili a quelle di tal materiale. Pertanto (cfr. Albarello et al. , 2011) l’andamento della V S nei materiali sovrastanti il substrato può essere approssimato da una legge a potenza del tipo: V S (z) = V 0 z x , in cui z rappresenta la profondità, mentre i valori V 0 (la velocità delle onde S ad un metro di profondità) ed x sono da ricavare dai dati sperimentali. Considerata la diversità fra le varie curve, il modo scelto per poter trovare un andamento medio è stato realizzare un’analisi di regressione sull’intera famiglia di curve: il risultato è una curva di regressione con V 0 = 227 m/s ed x = 0,25, con quest’ultimo valore corrispondente a quello teorico atteso per le sabbie. Da quanto detto, il profilo a legge di potenza V S (z) = 227· z 0,25 si può considerare mediamente rappresentativo dell’andamento delle V S nelle coperture dell’area d’indagine. È quindi possibile stimare la profondità dell’interfaccia responsabile della risonanza (ovvero il passaggio dalla Breccia di Grotti alle Argille Azzurre), utilizzando le stime delle frequenze di risonanza, f r , date dalle frequenze di picco delle curve H/V, f 0 . Infatti, seguendo l’approccio proposto da Albarello et al. (2011), la profondità del contrasto d’impedenza responsabile dell’effetto di risonanza può essere ottenuta in funzione delle f r stesse, attraverso la seguente relazione approssimata (modificata da Ibs Von Seht e Wohlemberg,1999): (2) ove H rappresenta lo spessore delle coperture sopra l’interfaccia risonante (in metri). Così facendo, ad ognuno dei punti a cui è stata attribuita una certa frequenza di risonanza f 0 , s’è associata anche la corrispondente profondità del basamento sismico rispetto al piano campagna, calcolata secondo l'Eq. (2). Tenendo conto della quota dei siti di misura, è stato così possibile ricostruire la topografia sepolta del substrato sismico nell’area di studio, interpolando i valori di profondità del basamento per ogni punto di misura ed ottenendo così la conferma che l’interfaccia risonante s’immerge in modo irregolare verso nord-est, passando dalle zone dove affiora (nell’area a SO) a profondità sempre crescenti, arrivando anche a quote al di sotto del livello medio marino. Fig. 2 – Sezione geologica rappresentativa, con esagerazione verticale e profilo stratigrafico-sismico tipo per il centro storico di San Gimignano (modificata da Albarello et al. , 2012, Relazione conclusiva 1° anno Progetto RiSEM). 303 GNGTS 2013 S essione 2.2
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