GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

Per la scelta degli accelerogrammi registrati sono state selezionate 5 storie accelerome- triche utilizzate sulla base di coerenza in termini di - sismicità storica di Umbertide e carat- teristiche sismogenetiche della sorgente (meccanismo distensivo – faglia normale); - coppia magnitudo-distanza dalla sorgente; - massima accelerazione orizzontale attesa (0.222 g); - spettro-compatibilità con lo spettro di target corrispondente allo spettro di risposta previsto per la categoria di sottosuolo A. Inoltre sono state selezionate solo le registrazioni effettuate su bedrock sismico (sottosuolo di categoria A). Le registrazioni scelte sono state oggetto di scalatura, in quanto i valori del picco di accelerazione di ciascun accelerogramma risultavano leggermente inferiori rispetto al valore medio ponderale atteso al sito. Dalla convoluzione di ognuna delle serie temporali assunte come azione sismica con le amplificazioni spettrali calcolate con il GIT vengono ottenuti gli spettri di risposta e lo spettro di risposta medio specifico di sito. Gli spettri lisciati sono ottenuti mediante lisciatura degli spettri di risposta medi specifici di sito. La procedura di lisciatura degli spettri di risposta medi adottata in questo studio è aderente a quanto riportato negli “Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica” (Gruppo di Lavoro MS, 2008). Essa prevede, tra l’altro, che gli spettri di risposta di sito siano preventivamente sottoposti a uno smoothing in modo da ridurre eventuali irregolarità. La Fig. 2 a sinistra mostra, come esempio, lo spettro di risposta di accelerazione lisciato per il sito UM04. Si nota, ad esempio, che sia il livello di accelerazione di ancoraggio sia il valore di plateau eccedono tutti gli spettri previsti da normativa anche per le condizioni di suolo peggiori. Tuttavia, dal periodo di circa 0.5-0.6 s lo spettro si avvicina molto a quello di normativa di classe D. Le amplificazioni di risposta spettrale sono calcolate dal rapporto tra gli spettri di risposta in accelerazione specifici di sito e lo spettro di risposta medio relativo all’azione sismica utilizzata in input. Queste sono, a nostro parere, le quantità più importanti per la valutazione della risposta sismica locale. Infatti, queste amplificazioni possono essere confrontate direttamente con le amplificazioni dedotte dagli spettri di normativa per le differenti classi di suolo. La Fig. 2 a destra mostra, come esempio, l’amplificazione di risposta spettrale stimata per il sito UM04. Si riconosce un elevato livello di amplificazione nella banda dei corti periodi fino a circa 1.5 s, mentre decade rapidamente per periodi più elevati. I fattori di amplificazione sono calcolati per ogni sito come media dei rapporti tra l’Intensità di Housner (SI) delle storie accelerometriche ottenute al singolo sito rispetto alle SI dei singoli terremoti selezionati in input, per le tre seguenti bande di periodi: 1) 0.1-0.5 s; 2) 0.5-1.5 s; 3) 0.5-2.5 s. La Fig. 3 mostra la distribuzione dei fattori di amplificazione del centro di Umbertide per la prima banda considerata. L’immagine mostra un progressivo aumento del fattore amplificativo procedendo da SO verso NE. Si noti che i valori dei fattori di amplificazione non sono trascurabili anche nelle zone dove i rapporti H/V risultano piatti nella banda di frequenze di maggior interesse (1-8 Hz), come ad esempio all’interno del bacino. Indagini di velocità delle onde S. Il CNR-IDPA ha effettuato indagini con tecniche MASW/Remi per determinare il profilo verticale di velocità delle onde S (Vs) presso 3 siti (Fig. 1, in basso). Per l’acquisizione dei profili è stata utilizzata una strumentazione a 48 canali costituita da 2 acquisitori digitali Geode Geometrics a 24 canali e a 24 bit gestiti da una unità centrale Stratavisor-NZ Geometrics. I cavi sono stati strumentati con 48 geofoni verticali con frequenza propria di 4.5 Hz. Per la tecnica MASW, l’energizzazione sismica è stata effettuata utilizzando una mazza da 5 kg. Si è usato un campionamento a 1000 Hz e una lunghezza delle tracce di 2 s. Per quanto riguarda il metodo Remi, per ogni sito sono state acquisite almeno 3 registrazioni passive di microtremori con lunghezza di registrazione di 29 s. I dati acquisiti nella configurazione adottata in campo sono anche idonei al loro trattamento mediante il metodo sismico a rifrazione. Nel caso particolare, oltre all’applicazione del metodo standard del tempo intercetto e del metodo Plus-Minus, si è utilizzata la tecnica di imaging multi rifrattore basata sullo stack di sezioni a rifrazione convolute (SRCS: Stacked Refracted Convolution Section; de 310 GNGTS 2013 S essione 2.2

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