GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

Indice di distribuzione (Id x ). L’indice di distribuzione è stato formulato al fine di quantificare in un valore sintetico alcune caratteristiche riguardanti la distribuzione spaziale delle indagini all’interno delle singole microzone. In particolare l’Indice caratterizza ciascuna microzona dal punto di vista: 1. dell’area della microzona sottoposta ad indagine in rapporto all’area totale della microzona. Dato che le indagini sono di tipo puntuale o lineare, per poter effettuare tale caratterizzazione è necessario che vengano preliminarmente determinati degli intorni delle indagini all’interno dei quali si ritiene siano estendibili i risultati delle indagini stesse. Si assume, in generale, che sia condizione di maggiore affidabilità quella in cui la superficie esterna agli intorni (buffer) sia di piccole dimensioni rispetto alla superficie totale della microzona; 2. della distribuzione spaziale delle indagini presenti nella microzona, assumendo una maggiore affidabilità per quellemicrozone in cui le indagini presentano una distribuzione uniforme; il concetto di distribuzione uniforme è stato tradotto analiticamente (come verrà descritto in seguito), ma inmaniera intuitiva è stato inteso come quella distribuzione per cui le indagini non sono concentrate in uno o più cluster né sono eccessivamente distanti tra loro, bensì sono distribuite su tutta la superficie della microzona, in modo tale che non vi siano parti della microzona eccessivamente distanti da indagini. Classificazione per contesto geologico. I parametri utilizzati nel calcolo dell’Indice di distribuzione Id x sono diversificati in funzione del contesto geologico all’interno del quale è collocata la singola microzona. Tale diversificazione è ritenuta necessaria sulla base del concetto, generalmente condiviso, secondo il quale la validità di un dato relativo ad un’indagine è solitamente estrapolabile ad un’intorno significativo, variabile a seconda della complessità geologica che caratterizza l’area dell’indagine. Dato che l’indice di distribuzione tende proprio a valutare, all’interno di una microzona, i rapporti relativi tra le aree assumibili come aree indagate ed aree non sottoposte ad indagine, è necessario procedere alla estrapolazione del dato relativo ad una indagine rispetto ad una sua “area di pertinenza”. Conoscere quindi il contesto geologico che caratterizza una data microzona è dunque vincolo assoluto per poter procedere al calcolo dell’indice. Sono stati individuati, con giudizio esperto e in maniera semplificata 3 contesti geologici (Tab. 3). Tab. 3 – Contesti geologici finalizzati all’individuazione dell’area di pertinenza delle indagini. Tipo Descrizione Non complesso -strati litologici piano paralleli e morfologia superficiale sub-orizzontale (pianure, piana costiere, fondovalle in contesti vallivi molto ampi…) Complesso di tipo 1 -geometria del substrato rigido che crea una valle stretta colmata di sedimenti soffici -presenza di possibili cavità sepolte Complesso di tipo 2 -geometria articolata del substrato rigido sepolto (presenza di paleoalvei, substrato rigido deformato da strutture tettoniche, andamento del substrato a Horst e Graben, contesti vulcanici) -zona di raccordo tra rilievo e pianura (zona di unghia con substrato rigido sepolto in approfondimento sotto la pianura, in maniera continua o discontinua) Non definito -nel solo caso in cui non sia possibile associare ad una microzona uno dei contesti geologici definiti sopra I contesti geologici non complessi sono, in generale, quelli nei quali il sottosuolo è costituito da strati litologici piano paralleli e la morfologia superficiale è sub-orizzontale (zone di pianura, di piana costiera, zone di fondovalle in contesti vallivi molto ampi). Tutti gli altri contesti sono classificati come complessi. Nella rara eventualità in cui non sia abbiano informazioni sufficienti il contesto sarà non definito. 321 GNGTS 2013 S essione 2.2

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