GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

La formulazione dell’Indice è la seguente: se (1) se In cui: Id cx : indice di distribuzione della microzona x; A tot : superficie totale della microzona x: A i : superficie della cella i-esima, esterna ai buffer e interna alla microzona x, che si trova ad una distanza D i dall’area di buffer più vicina; D i : distanza del baricentro della cella i-esima dal bordo del buffer più vicino. Operativamente, l’Indice Id cx si basa sul concetto che a distanze dalle indagini inferiori al raggio di buffer “l’informazione relativa all’indagine sia estrapolabile ed estendibile”, mentre a distanze maggiori vi sia una carenza che pesa in maniera proporzionale al quadrato della distanza. Tale carenza è quantificata dall’indice valutando la distribuzione delle distanze dal buffer in maniera pesata rispetto alla superficie corrispondente a ciascuna distanza. L’utilizzo del termine quadratico per le distanze consente di evidenziare le situazioni di non omogenea copertura della microzona con le indagini effettuate, cioè situazioni di clustering o di eccessiva distanza tra le indagini stesse. In linea generale, all’aumentare della superficie che si trova a distanze maggiori dai buffer delle indagini si otterranno valori minori dell’indice. Il Fattore è reso logaritmico per poter meglio gestire quantità ricadenti in un intervallo molto ampio ed è formulato in maniera tale da assumere valori compresi tra 0 (condizione peggiore) ed 1 (condizione migliore). Per il calcolo dell’Indice Id c vengono implementati i seguenti passi: • Conversione dell’area della microzona in formato grid, con un passo di 5 x 5 metri • Creazione dei buffer relativi alle indagini, secondo quanto descritto in precedenza • Conversione delle aree di buffer in formato grid con passo di 5 x 5 metri • Combinazione delle grid e formazione della grid di analisi • Calcolo, per ogni cella esterna alle aree indagate, della distanza euclidea rispetto all’area indagata più vicina • Calcolo dell’Indice Id cx. Una volta calcolato l’Id cx esso viene classato per produrre l’Indice Id x , necessario per la costruzione dell’indice complessivo di affidabilità. La Tab. 5 definisce la classazione dei valori. A Id x viene anche associata una classificazione (giudizio) qualitativa, anch’essa riportata in Tab. 5. Tab. 5 – Classi di Id c e valore del parametro Id x . Id cx Id x Classe qualitativa 0,197 ≤ I dc 1.0 Ottima/Buona 0,197< I dc ≤ 0,155 0.75 Sufficiente I dc < 0,155 0.5 Insufficiente Indice di Affidabilità delle indagini della microzona x (IA x ). L’Indice di Affidabilità della microzona (IA x ) è dato dalla matrice di intersezione dell’Indice di tipologia (It x ) e dell’Indice di distribuzione (Id x ). Essendo entrambi gli Indici articolati in tre classi, l’Indice di affidabilità della microzona (IA x ) potrà assumere 9 valori (Tab. 6) i quali, oltre che valutare sinteticamente l’affidabilità esprimono allo stesso modo le problematiche che hanno portato ad una riduzione dell’affidabilità stessa. Numericamente l’Indice di Affidabilità della microzona (IA x ) risulta dalla somma dei valori di It x e Id x . 323 GNGTS 2013 S essione 2.2

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