GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale
Nel caso delle FAC, gli elementi informativi minimi, utilizzati per l’identificazione della ZA nel livello 1, comprendono elementi geologici e/o geomorfologici presenti in letteratura scientifica e/o rilevati sul campo da geologi, durante i rilievi geologico - tecnici per la stesura delle carte di MS. Tali informazioni dovranno essere necessariamente integrate con analisi più approfondite (elementi informativi specifici) come le analisi aereofotogrammetriche, i rilievi geologici e geomorfologici di dettaglio, le indagini geofisiche, geognostiche e paleosismologi- che, per individuare le ZS e le ZR nel livello 3 (Fig. 3) e localizzare con precisione la traccia superficiale della faglia, definendone tutti i parametri (Peronace et al. , questo volume). Conclusioni Al fine di definire i criteri generali e le procedure operative, in coordinamento tra lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali, per la raccolta di accurate informazioni e per il calcolo della pericolosità in presenza di instabilità cosismiche, e di mitigare il rischio per le aree con previsioni di trasformazione e per le aree edificate, alcuni gruppi di lavoro coordinati dal DPC stanno predisponendo delle Linee Guida specifiche. Tali documenti, che hanno come obiettivo integrare e di migliorare gli ICMS, sono stati redatti sulla base dell’esperienza degli ultimi terremoti che hanno interessato l’Italia (L’Aquila, 2009; Emilia-Romagna, 2012) e delle criticità riscontrate nella valutazione delle suscettibilità dei fenomeni di instabilità negli studi di microzonazione sismica. La differenza sostanziale rispetto agli ICMS riguarda la riduzione degli studi di approfondimento da tre a due (livello 1 e livello 3). Infatti, l’esperienza maturata nei primi studi di microzonazione sismica ha evidenziato la scarsa efficacia del livello 2 di approfondimento (applicazione di metodi semplificati) per quanto concerne le instabilità cosismiche. Ad ogni livello di approfondimento corrisponde uno o più zone con indicazioni per la pianificazione urbanistica e per gli interventi di trasformazione. Le zone individuate sono di tre tipi: Zone di Attenzione (ZA) nel livello 1; Zone di Suscettibilità (ZS) e Zone di Rispetto (ZR) nel livello 3. Il livello 1 è basato principalmente sull’analisi degli “elementi informativi minimi” (indagini pregressi e carta geologico tecnica), mentre il livello 3 si basa sullo studio degli “elementi informativi specifici”, utilizzati in elaborazioni numeriche semplificate per l’identificazione di Zone di Suscettibilità (ZS) e in elaborazioni numeriche avanzate per l’individuazione di Zone di Rispetto (ZR). In sintesi, gli obiettivi principali delle Linee Guida in predisposizione sono: • stabilire procedure standard per l’individuazione e la descrizione delle zone suscettibili in funzione della tipologia e della qualità delle indagini svolte e dei metodi di calcolo, e in funzione dei livelli di approfondimento degli studi di MS; • utilizzare dati sufficientemente affidabili per individuare le zone suscettibili; • indicare il grado di incertezza dei risultati; • definire i sistemi di rappresentazione delle zone suscettibili. Ringraziamenti. I componenti dei gruppi di lavoro che hanno partecipato alla stesura delle Linee Guida LQ e FAC per la parte A sono: M. Baglione (Regione Toscana); P. Boncio (Università di Chieti-Pescara); F. Bramerini (DPC); S. Castenetto (DPC); A. Colombi (Regione Lazio); C. Fortunato; P. Galli (DPC); L. Martelli (Regione Emilia-Romagna); G. Naso (DPC); E. Peronace (IGAG-CNR); B. Quadrio (IGAG-CNR); G. Scarascia Mugnozza (Università di Roma – La Sapienza). Bibliografia AGI; 1977: Associazione Geotecnica Italiana. Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche . AGI; 2005: Associazione Geotecnica Italiana. Linea guida. Aspetti geotecnici della progettazione in zona sismica . Patron Editore, Bologna. Barton N.; 1998: Quantitative description of rock masses for the design of NMT reinforcement . International Conference on Hydropower Development in Hymalayas. Ed. V.D. Choubey. April 20-22, 1998, Shimla. Bramerini F., Di Salvo G., Giuffrè M., Gruppo di Lavoro_FAC; (Questo volume): ICMS 2008: Proposta di disciplina d’uso del suolo in zone di instabilità . Castenetto S., Naso G., Coltella M., Imprescia P., Moscatelli M., Pagliaroli A., Peronace E., Scionti V.; (Questo volume): La carta geologico tecnica per gli studi di microzonazione sismica. 339 GNGTS 2013 S essione 2.2
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