GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

sostituzione o riqualificazione e alle fasce destinate alle nuove reti infrastrutturali e per la mobilità, dovrà: a. effettuare il I° livello di approfondimento, identificando le aree caratterizzate dalla necessità di secondo o terzo livello e individuare le aree che non necessitano di alcun approfondimento; b. realizzare la Microzonazione sismica (II° Livello) alla scala 1:5.000 e fornire indicazioni circa le indagini e gli approfondimenti geologici e sismici da effettuarsi nei successivi strumenti di pianificazione urbanistica (POC, PUA e RUE); c. individuare quelle aree in cui è prevista la realizzazione di opere di rilevante interesse pubblico classificate strategiche in base alla DGR n. 1661 del 2009 per le quali è comunque necessario effettuare le indagini specifiche di III livello di approfondimento. d. definire prescrizioni normative per la riduzione del rischio sismico, fornendo indicazioni, limitazioni e condizioni per la realizzazione di interventi di trasformazione per le diverse parti del territorio analizzate, in coerenza con quanto disposto dalla norma del piano provinciale descritta. I risultati degli studi di microzonazione sismica costituiscono prescrizioni da rispettare per la progettazione ai sensi della DGR 1373/2011, fornendo informazioni utili per l’analisi della risposta sismica. In ogni caso, ogni qualvolta sia richiesto il III° livello di approfondimento, non è consentita la stima della risposta sismica locale tramite l’approccio semplificato previsto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008. Riconoscimenti: la Variante al Piano Provinciale descritta è il risultato di un lavoro di gruppo di tecnici della Provincia di Bologna e della Regione Emilia Romagna che ringrazio per la preziosa collaborazione. ATTIVITÀ DI PREVENZIONE SISMICA NELLA REGIONE LAZIO A. Colombi Regione Lazio, Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative Introduzione. A partire dal 2010 fino al 2017, le Regioni italiane riceveranno dallo Stato contributi per la realizzazione di studi di Microzonazione Sismica (MS) e Interventi strutturali su Edifici Strategici pubblici ed Edifici Privati, con l’obiettivo di esercitare azioni di prevenzione e mitigazione del Rischio Sismico (L. 77/2009). Il processo di conoscenza avviato sta portando anche a una crescita culturale dei Professionisti, siano essi Ingegneri, Architetti o Geologi, a un avvicinamento del mondo scientifico-accademico alle reali situazione di applicabilità delle norme e regole in materia di rischio sismico, togliendolo dal suo dorato isolamento in cui si era sempre mantenuto, e infine a un miglioramento delle metodologie di studio finalizzate a definire le caratteristiche, in senso lato, della risposta sismica del sistema terreno-opera. In questa ottica la Regione Lazio (Regione) sta continuando la sua opera di prevenzione sismica partita realmente, dopo un lungo periodo di silenzio durato prevalentemente fino al 2003, con la riclassificazione sismica a seguito dell’OPCM 3274/03 e continuata in modo sempre più crescente partecipando, appoggiando e coofinanziando le iniziative che lo Stato proponeva alle Regioni. È necessario dire che in realtà la Regione già dal 1999 aveva inserito nella propria normativa di pianificazione i concetti di pericolosità e rischio sismico, MS e Edifici Strategici, obbligando ad inserire nelle relazioni geologiche a corredo della strumentazione urbanistica, carte e studi di merito (DGR 2649/99). L’obiettivo è quello di raggiungere in pochi anni la conoscenza della pericolosità sismica locale di tutti i comuni della Regione andando oltre il limite di accelerazione attesa al suolo (a g ) uguale o maggiore di 0.125g, imposta per normativa (OPCM 3907/10). 362 GNGTS 2013 S essione 2.3

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