GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

multipla e una a risposta aperta in cui si chiede al discente di riportare la te- stimonianza diretta dell’esperienza vis- suta durante un terremoto. Nell’ultima domanda, invece, è richiesto il disegno della “mental map” relativa alle azioni da compiere in occasione di un terremo- to immaginario che avverrebbe mentre lo studente si trova in classe, insieme ai compagni e all’insegnante. Percepire lo spazio vissuto equivale a rappresenta- re simbolicamente la realtà attraverso l’immagine mentale che si inserisce tra individuo e ambiente. Non esiste, secon- do la geografia della percezione, un am- biente oggettivo, ma solo tanti ambienti quante sono le categorie di persone che si considerano, i cosiddetti “ambienti del comportamento” (Bianchi, 1987). La somministrazione del questionario nelle scuole è stata preceduta da una le- zione frontale in classe sui terremoti e sui comportamenti corretti da adottare in caso di sisma, svolta con la collabo- razione di giovani geologi e di laureati in discipline geografiche e umanistiche dell’Università della Calabria e dell’Università degli Studi della Basilicata. Il campione preso in considerazione copre per rappresentatività geografica l’area del Pollino attraverso alcuni Comuni della Basilicata e della Calabria: Terranova del Pollino, Noepoli, Cersosimo e San Costantino Albanese (Basilicata), Mormanno, Morano Calabro, Castrovillari, Laino Borgo e Laino Castello (Calabria). A questi Comuni si aggiunge nella ricerca Muro Lucano, centro culturale ed economico colpito fortemente dal terremoto dell’Irpinia del 1980. I dati mettono insieme convinzioni, dubbi, comportamenti relativi alla percezione del rischio sismico e alla capacita di affrontarlo con misure e strumenti concreti. Risultati. Partendo dalle domande a scelta multipla, strutturate alcune con risposta singola e altre con risposta multipla, si è tenuto conto delle divisioni degli studenti per zone di provenienza e per età, nel contesto della scuola primaria, classi quarta e quinta e scuola secondaria di primo grado, classi prima, seconda e terza. Solo il 39% degli studenti della Basilicata ha dichiarato di aver vissuto, in prima persona, l’esperienza del terremoto, mentre tutti gli studenti calabresi si sono trovati di fronte ad un evento sismico. Il terremoto ha sorpreso l’83% dei discenti della Basilicata a casa e il 2% a scuola, mentre il 63,53% degli studenti della Calabria ha vissuto l’esperienza a scuola e l’88% a casa. Solo il 6,65% degli studenti calabresi si è trovato all’aperto. La maggior parte degli studenti, in occasione del terremoto, dormiva, trovandosi a casa o studiava a scuola. Le reazioni più diffuse sono state un sentimento di paura (58,50% Basilicata e 71,1% Calabria) e di confusione (24% Basilicata, 40% Calabria). Il 33,2% dei calabresi si è recato subito fuori, a differenza del 5% dei lucani, mentre il 18% dei calabresi e il 15% dei lucani è rimasto immobile, incapace di reagire durante le scosse. Gli stessi sentimenti di paura, confusione, aggiungendo l’angoscia, il panico e la preoccupazione sono state le reazioni delle persone vicine agli studenti coinvolti nell’indagine. La maggior parte degli studenti ha fornito la risposta corretta riguardante i comportamenti da adottare durante la scossa, ovvero mettersi sotto il banco o sotto gli architravi di una porta: 377 GNGTS 2013 S essione 2.3

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