GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

emergenziale, in caso di evento sismico. Rimangono fuori dalla valutazione pertanto quelle componenti, gestionali e funzionali, proprie di un sistema di emergenza. Al fine di testare la capacità di risposta del sistema in due differenti situazioni, la valutazione della CLE viene condotta in relazione a due tipi di evento di diversa severità: • Evento con T=98 anni, caratterizzato da una probabilità di superamento inferiore al 40% in 50 anni, di modesta intensità che si ipotizza affrontabile (nella gestione dell’emergenza) a scala comunale; • Evento con T=475 anni, caratterizzato da una probabilità di superamento inferiore al 10% in 50 anni, di più elevata intensità. Tale valutazione ha lo scopo di verificare la capacità del sistema anche in occasione di un evento quasi certamente fuori dalle capacità di gestione da parte del comune. L’input di pericolosità utilizzato dalla procedura (I.OPA.CLE) per valutare l’operatività degli elementi della CLE è l’Intensità macrosismica MCS. La pericolosità di base utilizzata per i due periodi di ritorno è quella formulata da Albarello per ogni comune con l’approccio di sito (Albarello et al. , 2002; D’Amico et al. , 2008). La procedura consente di effettuare la valutazione dell’Operatività della CLE anche tenendo in considerazione un input sismico basato sui dati di risposta sismica locale degli studi di Microzonazione sismica di II o III livello (ICMS, 2008). Tuttavia nel seguito si illustra la formulazione del modello limitatamente all’uso della pericolosità di base. Approccio valutativo, descrizione del sistema e dei sottosistemi. Ai fini della presente modellazione, nel sistema di gestione dell’emergenza vengono definiti tre sottosistemi, che concorrono alla valutazione della operatività complessiva dello stesso, per ognuno dei quali viene formulato uno specifico Indice di Operatività: • FS - Sottosistema delle Funzioni Strategiche; • AE - Sottosistema Aree di Emergenza; • CO - Sottosistema dei Collegamenti. Il sottosistema delle Funzioni Strategiche (FS) è costituito dalle S funzioni strategiche individuate nel sistema di emergenza, a servizio di ognuna delle quali vi sono N s Edifici Strategici. Ad ogni funzione, associata nel sistema cartografico informatizzato ad un nodo, è attribuito un identificativo unico che ha lo scopo di raggruppare le diverse Unità Strutturali (edifici strategici) a servizio di questa. Secondo tale criterio più unità strutturali vicine (non separate da rami di interconnessione) a supporto della stessa funzione, avranno quindi il medesimo identificativo di Funzione Strategica. L’operatività del sottosistema è garantita se tutti gli edifici strategici afferenti a ciascuna funzione, rimangono contemporaneamente operativi a seguito dell’evento sismico. Il sottosistema delle Aree di Emergenza (AE) è costituito da tutte le J Aree di Emergenza (di ammassamento e ricovero) indispensabili per la gestione dell’emergenza. Il sistema dei Collegamenti è costituito da tutti gli X possibili collegamenti tra tutti gli M punti notevoli del Sistema di emergenza, presi due alla volta. Per la definizione del concetto di collegamento, si deve precisare che il sistema cartografico informatizzato della CLE viene, nel presente modello valutativo, assimilato ad una rete nell’ambito della quale si definiscono punti notevoli quei nodi della stessa che individuano la posizione delle S Funzioni Strategiche e delle J Aree di Emergenza, ed in aggiunta a questi un numero A di punti di accessibilità (PA) al sistema, costituiti dalle estremità libere di tutti i rami di accesso. In generale per quanto riguarda le Funzioni Strategiche e le Aree di Emergenza, i punti notevoli del sistema coincidono con i nodi della cartografia CLE che individuano l’accesso a tali elementi (sono cioè esclusi i nodi relativi a semplici crocevia). I punti notevoli sono collegati tra loro da rami (Ra) posti in serie, i quali costituiscono l’unità minima del sistema di infrastrutture di accessibilità o connessione (attraverso le schede AC). 383 GNGTS 2013 S essione 2.3

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