GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

La Regione Toscana fu l’unica regione a cogliere la possibilità indicata nella L 74/96, stanziando oltre 4 miliardi di lire ai quali si aggiunsero quelli statali, dando vita alla LR 56 del 30 luglio del 1997. La Regione Toscana integrò successivamente la sua quota con ulteriori 5 miliardi di lire. L’accordo di Programma fu siglato nel marzo del 1997 tra il Presidente della Regione Toscana ed il Direttore della Protezione Civile Prof. Barberi. Con tale legge, per molto tempo l’unica in Italia, si avvia il finanziamento di interventi di miglioramento sismico di edifici residenziali secondo procedure tecniche specifiche e con l’individuazione di soluzioni progettuali ammesse al contributo e indicando altresì gli interventi non ammessi in quanto peggiorativi che se il proprietario li voleva comunque realizzare a proprie spese non avrebbero fatto accedere al contributo. Elemento strategico previsto dall’accordo di programma è stata la decisione di procedere ad un aggiornamento delle valutazioni della pericolosità e del rischio sismico dell’area della Garfagnana, Media Valle del Serchio e Lunigiana, al fine di valutare ed adottare uno specifico “livello di protezione” per la comunità esposta. Gli obiettivi della legge regionale 56/1997 consentono di finanziare: • valutazioni di vulnerabilità sismica e indagini sui materiali degli edifici pubblici strategici: questo consentirà la definizione dei programmi regionali VSM (valutazione della Vulnerabilità Sismica degli edifici in Muratura), VSCA (valutazione della Vulnerabilità Sismica degli edifici in Cemento Armato); sono circa 1000 gli edifici strategici censiti dai tecnici regionali dal 1998 al 2008 e ne mancano altri 500 per completare tutti i comuni; • studi ed indagini per la microzonazione sismica dei centri urbani e per gli edifici pubblici strategici: questo consentirà la definizione del programma regionale VEL (Valutazione degli Effetti Locali);sono circa 300 i centri urbani degli 80 comuni a maggior rischio sismico nel quale sono in corso dal 1999 le indagini geofisiche, geotecniche e la produzione di cartografia geologica e geomorfologica a scala 1/2000; • realizzazione di reti di monitoraggio ai fini della valutazione della pericolosità sismica: questo consentirà l’ampliamento della rete sismometrica ed accelerometrica della Garfagnana e Lunigiana (con l’Università di Genova), della rete Geodetica in Garfagnana, Lunigiana e Senese (con l’Università di Siena e Bologna), della rete geochimica in Lunigiana, Garfagnana ed Amiata (con il CNR di Pisa), dell’integrazione della rete sismica ed accelerometrica della Valtiberina ed Amiata; • (con l’INGV di Roma); • realizzazione di campagne di informazione alla popolazione ed alla scuola nonché formazione ai tecnici e professionisti. Nel 2009 la Regione Toscana ha provveduto ad un aggiornamento della normativa con la legge 58. Gli interventi di miglioramento sismico controllato su un campione di edifici residenziali. • Quelli rivolti prevalentemente ad assicurare una buona organizzazione dell’edificio, curando particolarmente la qualità dei collegamenti tra le pareti dell’edificio e tra queste ultime e gli orizzontamenti, di riduzione delle azioni di parti strutturali spingenti, di recupero di dissesti sulle murature localizzati. • Gli interventi non devono comprendere, se non in casi strettamente necessari, interventi, diretti sulle fondazioni, di irrigidimento o sostituzione dei solai e dei tetti o tesi ad aumentare la resistenza a forza orizzontale dei maschi murari. • Nel caso di interventi su un edificio facente parte di un aggregato strutturale possono essere effettuati interventi limitati anche su gli edifici adiacenti a questo”. La tipologia dell’intervento: 400 GNGTS 2013 S essione 2.3

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