GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

• si basa sull’esperienza dei passati terremoti che ha mostrato come il buon ammorsamento e l’efficacia dei collegamenti tra elementi strutturali verticali e tra essi e quelli orizzontali sono elementi essenziali per garantire il comportamento scatolare della costruzione in muratura e per evitare meccanismi tipici di collasso delle costruzioni murarie, quali ad esempio i crolli delle pareti fuori dal proprio piano; • è quella, tra altre possibili, che consente di massimizzare il numero di edifici sui quali intervenire con le risorse disponibili, ottenendo comunque significative riduzioni di vulnerabilità ai fini della salvaguardia della vita umana. L’approvazione dei progetti dal 1998 al 2004 in via straordinaria, è stata svolta dal Servizio Sismico Regionale successivamente si è tornati all’ordinario con l’approvazione da parte dei Geni Civili di Massa Carrara e di Lucca. In tale periodo l’applicazione dei criteri di intervento, dell’uso dei materiali e dell’esecuzione degli stessi ha dovuto prendere atto della mancanza delle maestranze e ha dovuto creare percorsi formativi con le stesse e in cantiere. Di fatto non vi era conoscenza per la realizzazione di tetti e solai in legno, catene e paletti ed altro. Rilevanti le difficoltà, anche con i progettisti non abituati a tali tecniche d intervento e con i proprietari. Progressivamente tali tecniche di intervento sono invece diventate sempre più usuali e progettisti ed imprese le promuovevano anche ai proprietari. Dal 2001 e sempre più negli anni successivi i progetti «ordinari» cioè quelli senza i contributi e quindi senza l’obbligo a dover rispettare i criteri della LR 56/97 non prevedono più coperture in cemento armato su muratura in pietrame e sono sempre accompagnati dall’inserimento di catene. Dal 2005 non vengono più presentati progetti con le vecchie abitudini e prassi. Si stima che dal 2001 al 2009 siano circa 1.950 progetti. Dopo con l’entrata in vigore delle NTC 08 di fatto interventi «pesanti» sono più difficili da giustificare. Una breve scheda rissuntiva è riportata in Tab. 1. Tab. 1 – Sintesi degli interventi. U.I. finanziate n. 528 di cui in Garfagnana 210 e Lunigiana 318 Edifici n. 403 Popolazione residente n. 1.050 circa Nei 5 comuni più colpiti dal terremoto del 21.06.2013 Fivizzano, Casola L.na, Minucciano, Sillano si è realizzato circa il 50% degli interventi di miglioramento sismico di cui alla LR 56/97 (Tab. 2). Tab. 2 – Risorse investite. Risorse statali 1.807.000,00 euro Risorse Regione Toscana 3.656.000,00 euro Risorse privati 10.929.000,00 euro (il 50% sarebbe stato di 5.464.000,00 Stato+ RT Costi unitari medi Costo contributi pubblici euro/mq 125 Costo complessivo pubblico + privato euro/mq 376 Nei giorni successivi all’evento si è potuto verificare il comportamento degli edifici migliorati con i contributi della LR 56/97 e successivamente senza contributo che erano presenti nell’area epicentrale più ristretta, constatando pochi danni lievi e trascurabili. Questo esame da parte dei tecnici rilevatori e di quelli del Genio Civile di Lucca e Massa Carrara è stato un risultato che è andato al di là delle attese e delle previsioni fatte nel mettere a punto la strategie, le tecniche di intervento e la formazione degli operatori del settore. Per gli edifici pubblici strategici e rilevanti sono 63 gli edifici presenti nell’area epicentrale già adeguati e 5 sono chiusi in attesa di finanziamento. Nessun danno salvo in un caso di una 401 GNGTS 2013 S essione 2.3

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