GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

L’analisi dei comportamenti delle murature sotto l’azione sismica è fondamentale per gli aspetti tecnologici degli interventi sugli edifici esistenti ma tutta via queste analisi propedeutiche non sono sufficienti a caratterizzare da sole i contenuti di un piano di protezione civile comunale. Il piano di protezione civile comunale, deve dare indicazione su ciascun edificio, ma deve prevedere anche spostamenti di funzioni, razionalizzazione del traffico urbano, ristrutturazioni urbanistiche e dei sistemi a rete, individuazione di aree pubbliche attrezzate per l’ammassamento, l’impiantistica adeguata, viabilità particolari, etc. Modello d’intervento. Una prima fase per la redazione delle linee guida per piano di protezione civile per il rischio sismico di Ragusa Ibla è stata caratterizzata dall’individuazione delle criticità del territorio sia a scala territoriale che a scala urbana per la definizione degli scenari di rischio. Le analisi condotte sul territorio di Ragusa Ibla hanno evidenziato la presenza di diversi rischi oltre a quello sismico, che minacciano la popolazione residente e il patrimonio edilizio. Una seconda fase ha riguardato le indagini a scala urbana che hanno fatto emergere caratteristiche comuni a molti centri storici: 1. la sedimentazione del tessuto urbano e il costruito che, nel tempo vi si è realizzato. Nel caso Ibla su un impianto urbano arabo si è realizzato un tessuto barocco che, a seguito del rovinoso sisma del 1693 è stato incastonato a formare uno spettacolare giardino di pietra in un unicum integrato di artificio e natura che ha pochi eguali nel mondo 2. l’esasperazione del rapporto altezza degli edifici larghezza stradale (parametro voluto dallla L.n.64/74 che riflette un problema enorme in caso di sisma noto come effetto domino poiché in caso di strade troppo strette in rapporto all’altezza degli edifici che vi prospettano, in caso di collasso strutturale gli edifici rovinerebbero gli uni sugli altri 3. varietà di servizi e funzioni in centro storico in cui insistono sedi comunali, scuole, uffici e attività commerciali che, se per un verso concorrono a dare vitalità al centro stesso, dall’altro, attirando persone esasperano il rischio incidendo negativamente sul numero delle persone esposte in caso di evento calamitoso. Elementi che contribuiscono ad accrescere la complessità del piano di protezione civile e che ne mettono in evidenza, allo stesso tempo, la necessità. Ai fini della un pianificazione di emergenza ha assunto particolare importanza il censimento dell’armatura territoriale ovvero la predisposizione preventiva di edifici e di aree idonee dove far affluire i materiali, i mezzi e gli uomini necessari per operazioni di soccorso; di spazi idonei per l’installazione di materiali e strutture atte ad assicurare l’assistenza abitativa alle popolazioni; di punti di raccolta della popolazione al verificarsi di un evento calamitoso. Gli edifici censiti nel piano sono stati suddivisi in tre categorie: • Edifici strategici : sono quelli che svolgono una fruizione nell’ambito della Protezione Civile che non risulta determinata dall’evento, ma che hanno valenza predefinita per la necessità della salvaguardia di persone e cose; • Edifici tattici : corrispondono a quelle strutture che potenzialmente potranno essere utilizzate nel caso di evento calamitoso dopo avere verificato, sulla base del censimento, la tipologia strutturale e le dotazioni, nell’ipotesi che venga mantenuta la funzionalità anche dopo l’evento; • Edifici sensibili : sono quelli entro cui si svolgono funzioni o che contengono elementi che devono essere salvaguardati opportunamente nel caso di evento calamitoso nonché prevedere l’evacuazione e la salvaguardia di beni e persone in essi contenuti. Il piano di emergenza dovrà tenere in conto la possibilità che gli edifici tattici possano in una prima fase essere considerati come sensibili. Una seconda fase del censimento è relativa alla catalogazione di aree potenzialmente idonee all’organizzazione delle operazioni di Protezione Civile che vengono individuate dal piano. Tali spazi vengono così definiti: 454 GNGTS 2013 S essione 2.3

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