GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

messa in sicurezza e la conservazione dell’identità storica dell’insediamento antico. Queste sintetiche valutazioni impongono al pianificatore una sempre più responsabile attenzione sia nei confronti dell’identità che la protezione civile è chiamata a tutelare, sia della sicurezza che passa attraverso la conservazione con interventi di mitigazione sapientemente adeguati alle esigenze del restauro di adeguare le categorie della legge 457/78 recepita in Sicilia dalla Legge Regionale 71/78 attraverso cinque categorie di intervento che vanno dalla manutenzione ordinaria alla ristrutturazione urbanistica ed edilizia. Le previsioni del Piano comunale di protezione civile quindi devono essere coerenti con le attenzioni su sicurezza e conservazione e consentire interventi compatibili con le suscettività dell’area di studio. Nel caso Ragusa Ibla si è valutata la compatibilità tra le indicazioni formulate dal piano comunale di protezione civile e il Piano Particolareggiato di Recupero per il Centro Storico e l’individuazione delle aree per attesa accoglienza e ammassamento è stata verificata alla luce delle prescrizioni di quest’ultimo che, ovviamente, non possono essere in antitesi con le attenzioni sulla sicurezza e conservazione dei centri storici. Il recupero di Ragusa Ibla è oggetto di attenzione da diversi decenni essendo stato classificato di priorità regionale assieme al centro storico di Erice attraverso la Legge n. 61/81 “Norme per il risanamento ed il recupero edilizio del centro storico di Ibla e di alcuni quartieri di Ragusa” e successivamente è rientrato tra i comuni coinvolti dal sisma di Santa Lucia del 13 dicembre del 1990 e della successiva legge di prevenzione antisismica n. 433/91 “Disposizioni per la ricostruzione e la rinascita delle zone colpite dagli eventi sismici del dicembre 1990 nelle province di Siracusa Catania e Ragusa”. Alcuni interventi commissionati dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile e dalla Regione Siciliana sulla base dei finanziamenti previsti da tali leggi dimostrano il riconoscimento da parte dell’amministrazione pubblica della necessità del recupero e della manutenzione degli immobili al fine di un’adeguata politica di prevenzione su cui il piano di protezione civile ha un ruolo decisivo. Al piano per il rischio sismico dunque il ruolo di definire le categorie di intervento da applicare a ciascun edificio che compone l’armonia architettonica dei centri storici testimonianza di un’identità che la protezione civile è chiamata a tutelare. Bibliografia Benedetti D., Petrini V., 1984. Sulla vulnerabilità sismica di edifici in muratura, proposta di un metodo. L’industria delle Costruzioni, 18, 66-78. Bernardini, A., 2004. Classi macrosismiche di vulnerabilità degli edifici in area veneto-friulana. XI Convegno ANIDIS “L’ingegneria sismica in Italia”, Genova. Camerana E., “Relazione sui danni prodotti dal terremoto del 16 novembre 1894 in Calabria e Sicilia”, in Boll. Uff. C.le Meteor e Geodin, Vol. XIX, Roma, 1897 Caniggia G., Maffei G., Lettura dell’edilizia di base, Venezia, Saggi Marsilio, 1979 Caniggia G., Ragionamenti di tipologia: operatività della tipologia processuale in architettura, a cura di Gianluigi Maffei, Firenze, Alinea, 1997 Caniggia G., Struttura dello spazio antropico: Studi e note, Firenze, Alinea, 1985 Carocci C., Ceradini V., Cremonini I., Mazzotti P., Panzetta M., Smargiasso M., Rassegna Ragionata dei programmi di recupero post sisma. Attività di ricerca promossa dal Comitato Tecnico Scientifico della Ragione Marche, Bollettino Ufficiale della Regione Marche n.3 del 21/03/2002 Carocci C., Conservazione dei centri storici in area sismica. Vulnerabilità e mitigazione, Tesi di dottorato di ricerca in Storia della Scienze e delle Tecniche costruttive, VIII ciclo, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Architettura, 1996 Casamento A., Guidoni E., Le città ricostruite dopo il terremoto siciliano del 1693, Edizioni Kappa, Roma 1995 Como A., Elementi di costruzione scientifica del Piano di Protezione Civile per il Centro Storico di Castellammare del Golfo, Tesi di laurea 2008 Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 16 Gennaio 1996, Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche, Supplemento ordinario alla“Gazzetta Ufficiale” n. 29 del 5 febbraio 1996 Decreto Ministeriale 2 luglio 1981, n.593, Normativa per le riparazioni ed il rafforzamento degli edifici danneggiati dal sisma nelle Regioni Basilicata, Campania e Puglia Decreto Ministeriale 3 Marzo 1975 n. 40 Decreto Ministro dei Lavori Pubblici 24 Gennaio 1986, Norme tecniche relative alle costruzioni antisismiche, Gazzetta Ufficiale 12-5-1986, n. 108 456 GNGTS 2013 S essione 2.3

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