GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

Per l’analisi off-line di riconoscimento fine degli eventi sismici viene utilizzato il sistema BRTT Antelope ® (www.brtt.com ), che è anche lo stesso che viene utilizzato per l’acquisizione e l’elaborazione dei dati della Rete Integrata dell’Italia Nord-Orientale (NEI) gestita dal CRS. Procedure di identificazione e localizzazione degli eventi sismici. Per la rilevazione della sismicità sono state individuate due aree di riferimento: un’area più grande, denominata Area B, di lato 50 km, utilizzata a scala regionale, e un’area più piccola, denominata Area A, di lato 20 km, che circonda il serbatoio (Fig. 1). Le attività di analisi ed elaborazione svolte per la RSC non prevedono l’intervento di un operatore in tempo reale, né un servizio di reperibilità o di presenza H24. Per eventuali di eventi sismici localizzati nell’area della concessione di Collalto e percepiti dalla popolazione si attivano comunque le procedure di allarme sismico convenute con la Protezione Civile della Regione Veneto. Il sistema di riconoscimento e localizzazione degli eventi sismici sviluppato per la RSC opera a valle del sistema di acquisizione dei dati. Le procedure di riconoscimento della micro- sismicità differiscono notevolmente da quelle utilizzate nell’ambito di sistemi di allarme a fini di protezione civile, il cui scopo è quello di rilevare e identificare nel minimo tempo possibile gli eventi sismici significativi. A queste ultime si richiedono robustezza e affidabilità, caratteristiche che ovviamente si pagano in termini di riduzione della sensibilità, per evitare falsi allarmi. Per sfruttare al meglio le caratteristiche di sensibilità di una rete di monitoraggio sismico, all’elaborazione automatica si fa seguire una fase di analisi a posteriori ( off–line ) abbinata ad alcune operazioni e controlli manuali. Il primo obiettivo dell’analisi off–line è quello di rilevare la maggior parte della sismicità dell’area studio, ovvero di riconoscere tutti i terremoti nei limiti di capacità di rilevazione della rete. Gli strumenti di elaborazione rivolti all’analisi della sismicità sono dunque orientati alla rilevazione dei terremoti deboli e devono risolvere dei problemi diversi, quali la capacità di interpretare e associare segnali registrati da poche stazioni –tre o addirittura meno di tre– ma ammettendo un certo margine di errore. L’analisi off-line è effettuata con procedura simile a quella già sviluppata e utilizzata nell’ambito del sistema di monitoraggio del Trentino e descritta in Garbin et al. (2013), cui si rinvia per maggiori dettagli. Essa può essere schematizzato con una sequenza di tre fasi: 1. preparazione del data-set , che consiste nell’integrazione e organizzazione dei dati della RSC con quelli di stazioni circostanti di interesse; 2. riconoscimento semi-automatico off-line degli eventi sismici con procedura automatica e rimozione manuale degli eventi falsi; 3. picking manuale e ri-localizzazione attraverso il sistema chiamato PickServer . Per migliorare la rilevazione e localizzazione dei terremoti nelle aree A e B, alle 10 stazioni della RSC è stata affiancata un gruppo di circa 20 stazioni afferenti alla NEI, gestita da OGS. Le stazioni introdotte allargano l’area di rilevazione a tutto il Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino. Le stazioni più distanti servono a discriminare più efficacemente eventi lontani, anche se di scarso interesse per l’area della concessione di stoccaggio. Per gli eventi localizzati in area locale e regionale, è calcolata la magnitudo locale ML. In questo calcolo è utilizzata la legge di attenuazione di Hutton and Boore (1989), che è adottata sia dalla NEI, gestita da OGS, sia dalla Rete Sismica Nazionale di INGV. Ciò al fine di garantire compatibilità tra le stime. Il passo successivo consiste in un’operazione manuale di riconoscimento ed elminizazione dei falsi eventi, come ad esempio gli “eventi” dovuti a temporali –molto numerosi nell’area della pedemontana veneta–, o disturbi locali che casualmente risultano sincroni presso più stazioni, o eventi inesistenti ma riconosciuti come tali a causa dell’elevato numero di detection ottenuto avendo imposto elevata sensibilità al sistema di riconoscimento. Successivamente, per gli eventi identificati e localizzati entro l’area B, vengono estratte le finestre di segnale di forma d’onda di tutte le stazioni, in formato Seismic Analysis Code (SAC). Una volta esportati i dati degli eventi rilevati, il processo prevede l’analisi manuale dei sismogrammi, la ri-lettura delle fasi e la localizzazione degli eventi. Il picking delle fasi è 461 GNGTS 2013 S essione 2.3

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