GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

effettuato con il programma Seisgram2k (Lomax, 2008), mentre la localizzazione è eseguita con il programma Hypo71 (Lee and Lahr, 1975), per mantenere la compatibilità totale con il sistema di localizzazione utilizzato dalla NEI (Bragato et al. , 2011) e quindi con i dati di sismicità rilevati in quest’area. La prima localizzazione viene generalmente migliorata attraverso un ri- controllo delle letture iniziali con lo scopo di ridurre i tempi residui e rimuovere eventuali outliers . Questa operazione viene effettuata con l’ausilio del diagramma di Wadati modificato (Lay and Wallace, 1995), con cui si può anche stimare il rapporto tra le velocità delle onde sismiche P e S. Per ogni set di localizzazioni sono infine ricalcolate le magnitudo e creato l’elenco finale di eventi. Come ultimo passo, si procede alla calibrazione della magnitudo, dove vengono compensati i residui sistematici riscontrati, in modo che la distribuzione dei residui tra le magnitudo calcolate per ogni stazione e quella media sia centrata sullo zero. Attraverso un processo iterativo le magnitudo vengono ricalcolate fino al raggiungimento di valori di residui medi trascurabili per tutte le stazioni. Sismicità rilevata. In questo paragrafo si descriverà la sismicità rilevata durante il periodo 1/1/2012-31/3/2013. Per prima cosa, specifichiamo che il valore del rapporto V P /V S dedotto dall’analisi del diagramma di Wadati modificato è circa uguale a 1.76 e che l’incertezza media delle letture calcolata è pari a circa 0.03 s. Le incertezze massime di lettura sono dell’ordine del secondo e corrispondono a eventi per i quali il segnale è maggiormente mascherato dal rumore. La Figura 2 mostra la mappa di tutti gli eventi sismici riconosciuti. Per eventi “riconosciuti” o “rilevati” si intende qui eventi localizzati con almeno 3 stazioni e 5 fasi, e per i quali è stato possibile calcolare la magnitudo locale. Le liste complete degli eventi riconosciuti nelle aree di rilevamento sono pubblicate sul sito web della RSC all’indirizzo http://rete-collalto.crs.inogs . it/it/tags/dati-e-grafici. Nel periodo 1/1/2012-31/3/2013 sono stati rilevati complessivamente: • in Area A: 51 eventi con magnitudo -0.68 ≤ M L ≤ 1.04; • in Area B, esternamente all’Area A: 112 eventi con magnitudo 0.0 ≤ M L ≤ 2.3; • nell’intera area rappresentata in Figura 2: 193 eventi con magnitudo -0.68 ≤ M L ≤ 2.3. La quasi totalità degli eventi registrati ha magnitudo locale inferiore a 2, valore che rappresenta la soglia indicativa di magnitudo per cui la Rete Sismica Nazionale dell’INGV riconosce tutti gli eventi in quest’area. I due soli eventi che hanno magnitudo di poco superiore a 2 sono localizzati rispettivamente sul rilievo del Col Visentin e sull’altipiano del Cansiglio. Si può notare che solo per pochi eventi l’epicentro cade in prossimità dell’area che descrive la proiezione del serbatoio naturale in superficie, tuttavia la maggior parte di questi eventi ha profondità intorno ai 10 km e solo un numero ridottissimo è più superficiale, attorno ai 5 km. All’interno dell’Area A non si riconoscono aggregazioni di eventi, contrariamente a quanto avviene in Area B, come ad esempio immediatamente a Sud di Montebelluna, nell’area dell’Alpago e vicino a Vittorio Veneto. In particolare, il cluster più vicino al serbatoio, vicino a Vittorio Veneto, avviene a distanza superiore a 6-7 km dall’area del serbatoio, e quindi non è collegabile a esso. Esso è costituito da eventi molto deboli, annoverabili a microsismicità, per i quali non sono state effettuate analisi mirate a stabilire se si tratti di micro-terremoti o eventi causati dall’uomo, come esplosioni in cava. Data la distanza, la questione non riveste particolare importanza per le finalità dello studio. Il pannello in basso a destra mostra la distribuzione delle profondità degli eventi rilevati in Area A. Si vede che la profondità si concentra maggiormente intorno ai 10 km. Non vi sono eventi a profondità inferiore a 3 km, né eventi a distanza inferiore a 3 km dai limiti esterni del serbatoio naturale, e ciò supporta l’ipotesi di assenza di connessione tra l’attività sismica e la presenza del serbatoio. Nelle liste di eventi pubblicate sul sito web della RSC sono riportati anche gli errori di localizzazione. Complessivamente, per circa una decina di eventi la localizzazione orizzontale 462 GNGTS 2013 S essione 2.3

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