GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

che hanno finalità ed implicazioni ben diverse rispetto alla salvaguardia delle persone. Tali rilievi vengono svolti nei giorni-settimane immediatamente successivi all’evento adottando una procedura codificata di tipo temporaneo e speditivo ma essenzialmente basata sul giudizio esperto, dunque da affidare a tecnici esperti nel campo dell’ingegneria sismica. Infine, tra gli sviluppi futuri vanno verificati il raccordo e l’interazione con l’Osservatorio Sismico delle Strutture (OSS) curato dal Dipartimento della Protezione Civile, tra i cui obiettivi c’è quello di “ valutare il danno causato da un terremoto alle strutture monitorate e a quelle ad esse simili che ricadono nell’area colpita, fornendo informazioni utili alla pianificazione delle attività immediatamente dopo un terremoto. ” (www.protezionecivile.gov.it ). Attraverso la rete nazionale dell’OSS, il DPC monitora le oscillazioni causate dal terremoto in 133 edifici pubblici (48% scuole, 22% municipi, 12% ospedali, 18% altre tipologie), 7 ponti ed 1 diga. Maggiori dettagli sull’OSS possono essere trovati sul sito del DPC e su (Dolce, 2012). Conclusioni. Nell’ambito dell’esercitazione “Sisma NordEst” è stata testata per la prima volta la procedura di compilazione delle “Schede di segnalazione dei risentimenti sul territorio” da parte dei volontari dei gruppi comunali di Protezione Civile attivati dalla notifica automatica di evento sismico e secondo la procedura contenuta nei piani comunali di emergenza. La formazione dei volontari deputati alla compilazione delle schede è un punto fondamentale dell’intero processo. Essi non solo devono essere adeguatamente istruiti per compilare correttamente le schede ma si deve far crescere la coscienza che la compilazione della scheda è un contributo importante per la gestione delle emergenze e va realizzata necessariamente in tempi molto brevi, permettendo attraverso un’immediata mappatura del risentimento, una rappresentazione evolutiva del riscontro da mettere a disposizione on-line al sistema di protezione civile. Si deve far abbandonare al volontario la percezione che le operazioni di intervento fisico sul territorio siano più importanti di una compilazione di tipo desk-job. I piani di emergenza e le schede di caratterizzazione dovrebbero diventare strumenti per l’addestramento in tempi normali (non di emergenza) e non meri documenti d’intenti. Gli edifici sentinella se pensati come elementi inseriti nei piani di emergenza comunali permetterebbero di allenarsi in esercitazioni “in bianco” facilitando l’addestramento alla comunicazione rapida attraverso l’uso di valutazioni e linguaggi che seguono schemi e logiche pre-codificati. Tenuto conto della presenza e capacità del volontariato sono sempre più diffuse e disponibili su tutto il territorio nazionale, e dell’importanza del ruolo e della collaborazione del volontariato con la comunità scientifica (evidenziato nell’Accordo di collaborazione ReLUIS- ANPAS che prevede lo svolgimento di attività comuni nel campo della mitigazione del rischio sismico e della pianificazione e gestione di emergenze sismiche con particolare riferimento alla valorizzazione del volontariato nel sistema nazionale di Protezione Civile) si ravvisano i presupposti per una esportabilità della procedura anche in altre aree territoriali. Riconoscimenti. Si ringrazia la Protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia per aver consentito la sperimentazione nell’ambito dell’esercitazione “Sisma NordEst”, Zorzini F. e Barazza F., per il contributo dato nel corso dell’esercitazione nonché L. Chiauzzi per gli utili confronti in fase di pianificazione dell’esercitazione. Bibliografia Comisso M.; 2013. Criteri per la definizione della configurazione funzionale di risposta all’emergenza sismica a livello urbano: Il caso di Cividale del Friuli. Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Università degli Studi di Udine. Relatore: Grimaz S. Correlatore: Di Bernardo F.; A.A.: 2011-2012. Dolce M.; 2012: Qui DPC, Progettazione Sismica, IUSS Press, n. 1/2012. Grimaz S., Barazza F., Malisan P. and Moretti A.; 2011: Riconoscimento delle evidenze di criticità comportamentale degli edifici in caso di terremoto attraverso ispezioni visive. Il Metodo VISUS. In: Proceedings XIV Convegno ANIDIS L’ingegneria sismica in Italia. Bari, 18-22 settembre. Grimaz S., Slejko D., Cucchi F., Barazza F., Biolchi S., Del Pin E., Franceschinis R., Garcia J., Gattesco N., Malisan P., Moretti A., Pipan M., Prizzon S., Rebez A., Santulin M., Zini L. and Zorzini F.; 2012a: The ASSESS project: an example of a holistic multi-level study for seismic risk reduction. In: Atti del 31° Convegno Nazionale GNGTS. Tema 2: Caratterizzazione sismica del territorio. p. 302-308, ISBN: 978-88-902101-2-9, Potenza, 20-22 novembre 2012. 473 GNGTS 2013 S essione 2.3

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