GNGTS 2013 - Atti del 32° Convegno Nazionale

ad esso ortogonale. Nella sezione radar relativa al profilo 4, eseguito lungo la navata laterale sinistra, sono visibili diverse anomalie riconducibili a differenti tipi di strutture; la prima tra i 10 e i 13 m dall’origine del profilo si estende da una profondità di 40 cm fino ad 1,5 m ed è imputabile probabilmente alla presenza di una cavità sotterranea, trasversalmente la sua estensione può essere ricavata dall’osservazione del radargramma relativo al profilo 32, ad esso ortogonale, dove tale anomalia è ben visibile nella parte iniziale. Nella sezione radar del profilo 4 si osservano altre anomalie tra 17 e 18 m e tra 20 e 22 m, con un estensione in profondità che va da i 40 cm fino ad un massimo di 1 m, riconducibili probabilmente a cavità superficiali; è chiaramente visibile anche un ulteriore anomalia, in corrispondenza della parte finale del profilo, tra 23,5 e 27,5 m e che si estende fino ad una profondità di 2 m probabilmente legata alla presenza di una cripta. I risultati complessivi sono rappresentati nella Fig. 3 dove sono state evidenziate tutte le aree con presenza di anomalie radar; ad ogni area con caratteristiche elettromagnetiche diverse è stato assegnato un colore: VERDE - per le zone dove il segnale indica la presenza di una cripta; GIALLO - per le zone dove sono stati osservati dei fenomeni di ringing dell’onda elettromagnetica dovuti ad una densità minore del mezzo per cause imputabili o al riempimento di cavità o alla fratturazione della roccia in posto; ROSSO - dove sono state individuate cavità superficiali (da -40 cm fino ad un massimo di -1m); GRIGIO - dove sono state individuate cavità profonde (oltre il metro); BEIGE - dove è stata individuata un’anomalia concentrata solo al di sotto della pavimentazione della chiesa stessa probabilmente dovuta a difetti (scollamenti o presenza di corpi estranei); ARANCIONE - l’area sotto la pavimentazione dove è stata individuata un’anomalia dovuta alla presenza di ambienti sottostanti (cunicolo di comunicazione tra la sagrestia e l’altare destro); BLU - dove sono state riscontrate delle discontinuità nel tetto a volta dell’ambiente sottostante la sagrestia. Discussioni. L’analisi dei dati ha portato a concentrare l’attenzione sul dataset ottenuto con l’antenna da 500 MHz perché ha consentito di individuare distintamente le strutture sepolte, mentre il dataset acquisito con l’antenna da 250 MHz è stato un’utile conferma delle anomalie rilevate nei profili con antenna a più alta frequenza. Il sottosuolo, prevalentemente costituito da terreni rocciosi misti a materiali eterogenei dal medio coefficiente di assorbimento (granulometria da media a fine in parziale stato di imbibizione) ha causato un’attenuazione nella trasmissione dell’energia elettromagnetica. I radargrammi mostrano delle geometrie abbastanza definite relative alla presenza di strutture sepolte anche se diverse sezioni sono caratterizzate da riverberi laterali e diffusi fenomeni di scattering dell’energia, attribuibili alla presenza di corpi singoli riflettenti immersi in un terreno di sedime localmente rimaneggiato (Imposa e Mele, 2011). L’intensità dello scattering è determinata dal rapporto tra dimensioni medie delle eterogeneità e lunghezza d’onda principale dell’impulso elettromagnetico; se si ha equivalenza tra queste due grandezze si determina un fenomeno noto come “clutter” (Kazunori et al. , 2012). Esaminando singolarmente le aree oggetto dell’indagine (Fig. 3) si ha: Navata centrale. I dati hanno evidenziato la presenza di due zone, la prima a circa 3,5 m dall’ingresso e la seconda nell’area centrale a minore densità dovute o alla fatturazione della roccia in piccoli elementi o alla presenza di cavità riempite con materiale di riporto. La presenza di aria provoca il fenomeno di “ringing” riscontrato (Jung-Ho-Kim et al. , 2007). Tra la seconda e la terza colonna di sinistra è stata individuata un’area che denuncia un degrado dello strato superficiale del terreno compreso tra i -20 e i -80 cm. In corrispondenza della quarta colonna è stata individuata una cavità tra i -60 cm ed i -2 m, dovuta probabilmente alla presenza di una cavità profonda. Infine, è stata rilevata la presenza di una cripta poco prima dell’altare maggiore che si estende trasversalmente rispetto alla navata e che in profondità arriva fino a circa 2 m. Navata laterale sinistra. Nella parte iniziale è stata individuata una porzione degradata di terreno fino ad 1 metro di profondità; in corrispondenza del terzo altare è presente tra i 40 134 GNGTS 2013 S essione 3.2

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