GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
2D è stata effettuata utilizzando l’algoritmo VERDI (Cardarelli e Fischanger, 2006), basato su un’inversione alla Occam di tipo Gauss-Newton con la possibilità di inserimento di vincoli di disuguaglianza, per l’introduzione delle informazioni a priori nel processo di inversione. In questo caso, non è stata fatta alcuna ipotesi preliminare sulla stratificazione del terreno. I dati ERT 3D sono stati invertiti utilizzando il software commerciale ErtLab © della Multi-Phase Technologies, LLC e Geostudi Astier. I dati sismici sono stati acquisiti impiegando un sistema a 36 canali con geofoni verticali a 8 Hz (vedi Tabella 1) per le onde P e un sistema a 48 canali con geofoni orizzontali a 50 Hz per le onde SH. Per consentire una ricostruzione tomografica ad alta risoluzione (HR), si è posta una distanza fra gli scoppi pari al doppio della distanze geofonica. Per l’acquisizione ad onde SH, si è impiegata una sorgente leggera in legno/alluminio che permette di migliorare il picking del tempo di arrivo delle onde S, tramite la polarizzazione dell’onda nei due versi opposti nella direzione trasversale rispetto alla linea sismica. L’inversione tomografica è stata effettuata utilizzando l’algoritmo sviluppato da Cardarelli e de Nardis (2001), impiegando il metodo (LTI) (Linear Traveltime Interpolation) per il ray-tracing (Asakawa e Kawanaka, 1993) e il gradiente biconiugato per la soluzione del problema inverso (Cardarelli e Cerreto, 2002). Risultati. Lo screening preliminare, eseguito con l’elettromagnetometro a bassa frequenza (EM), ha evidenziato, considerando la frequenza di 16 kHz, due principali zone anomale (Fig. 2a): una zona rettangolare resistiva (A in Fig. 2a) situata a y = 6-18 m e x = 10-28 m ed una striscia conduttiva (B in Fig 2a) estesa lungo la direzione x a y = 0-3 m. I dati GPR acquisiti su una griglia 18x34 m, confermano i risultati della prova EM rispetto alla forma delle anomalie, infatti il confronto mostra un’ottima sovrapposizione dell’anomalia B e una correlazione tra la resistività dell’anomalia A relativa alle mappe di conducibilità con l’alto scattering radar della zona centrale dei dati acquisiti con l’antenna da 600 MHz. Inoltre i dati GPR garantiscono maggiori informazioni circa la profondità delle stesse. Infatti mappando i dati GPR tramite time-slices relative alla profondità di 0-30 e 130 cm (Figg. 2b e 2c, antenna 600 MHz), si può discriminare la diversa risposta dei vari materiali in termini di dispersione di energia. Le Figg. 2b (time-slice a profondità di 30 cm) e 2c (time- slice a profondità di 130 cm) evidenziano come la zona rettangolare resistiva (A) si trovi ad profondità di 30-40 cm, ovvero nella zona dello strato di base, e che la striscia conduttiva (B) sia legata a fenomeni che avvengono ad di sotto della profondità minima di posa della pavimentazione (circa 0.9 m), probabilmente correlati ad una struttura preesistente (strada, piattaforma di cemento, ecc.). Fig. 2 – a) Mappa della conducibilità EM a 16 kHz. b) Time-slice GPR a una profondità di 30 cm dal p.c. ottenuta sommando l’energia per finestre di 30 cm c) Time-slice GPR a una profondità di 130 cm dal p.c ottenuta sommando l’energia per finestre di 60 cm. I dati GPR sono relativi all’antenna da 600 MHz. 224 GNGTS 2014 S essione 3.3
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