GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
Variazioni del tasso di fault creep, insorgenza di movimenti in strutture precedentemente “ferme”, cessazione del movimento lungo faglie in precedenza attive, potrebbero essere precursori di un imminente terremoto. Metodologia. La metodologia con cui si intende progettare la rete di monitoraggio topografico rappresenta una funzione importante per acquisire i dati di velocità relativi alle porzioni di territorio delimitate dai segmenti di taglio: tali informazioni, insieme a dati di altra natura consentono di definire i modelli per l’analisi della deformazione. Pertanto, essa deve essere calibrata in relazione al sistema che si sta misurando, alla tipologia e all’ordine di grandezza del movimento, alla precisione della strumentazione, alle condizioni morfologiche dei luoghi (Mc Farland et al. , 2013). La struttura topologica e organizzativa del lavoro di rilievo topografico è fortemente gerarchica. Si procede con la realizzazione di reti di livelli successivi che dipendono nella loro definizione dai livelli superiori. La rete principale costituisce dunque l’ossatura di tutto il rilievo in quanto essa definisce il sistema di riferimento locale e ad essa si collegano tutte le altre reti secondarie e di dettaglio. La rete principale di inquadramento è perciò solitamente realizzata come struttura autonoma, intrinsecamente determinata con misure sovrabbondanti tali da permettere controlli statisticamente validi. Nella pratica comune, si considera sempre la rete di livello superiore come infinitamente precisa, cioè si considerano le coordinate dei punti come fissi nella compensazione. Questo modo di procedere, anche se non è rigoroso in quanto ogni punto determinato attraverso operazioni di misura ha una propria incertezza, risulta valido dal punto di vista operativo poiché permette una funzionale suddivisione del lavoro. Utilizzando opportuni algoritmi detti “di stima e predizione” (compensazione ai minimi quadrati) è comunque possibile tenere conto delle incertezze delle coordinate dei punti della rete di livello superiore e stimare in modo più efficiente i parametri statistici relativi alle reti secondarie. Le reti secondarie e quelle di dettaglio possono essere anche calcolate e compensate autonomamente, in un loro sistema di riferimento, e quindi inserite nel sistema locale generale del rilievo con trasformazioni opportune. Tale distribuzione definisce una griglia con requisiti geometrici legati al grado di precisione richiesto, in rapporto ai tassi di deformazione, i cui nodi sono distribuiti in modo uniforme e in numero sufficiente a coprire la fascia di deformazione prodotta dalla struttura. L’uso di un sistema combinato (stazione totale e ricevitore GNNS) consente di trovare un sistema di misurazione dei movimenti relativi tra i capisaldi opportunamente installati nel terreno (siti permanenti), nonché di georeferire gli stessi rispetto ad un sistema di riferimento geografico e/o kilometrico. La rete di monitoraggio topografico in progetto prende in considerazione due segmenti di faglia del sistema Tremestieri- Trecastagni che sviluppano fasce di deformazione al suolo all’interno dei centri abitati rispettivamente di Tremestieri Etneo e San Gregorio di Catania. Essi sono stati scelti come strutture campione perché presentano gli effetti morfo-strutturali in zonedi taglioconcomportamentocinematico di tipo trastensivo con componente di Fig. 2 – Squadra operatori in fase di misurazione con stazione totale e ricevitore GNSS. 142 GNGTS 2014 S essione 1.2
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