GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 1.3 191 Dinamica del sistema Lipari-Vulcano attraverso deformazioni del suolo e sismicità degli ultimi 40 anni S. Alparone 1 , A. Bonforte 1 , S. Gambino 1 , F. Obrizzo 2 , F. Guglielmino 1 , A. Scaltrito 1 , R. Velardita 1 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, Catania, Italy 2 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Vesuviano, Napoli, Italy L’isola diVulcano, con una superficie di 22 km 2 , è la piùmeridionale delle isole dell’arcipelago eoliano ed è localizzata a circa 20 km dalla costa settentrionale della Sicilia. L’isola è la parte sommitale di una grande e complessa struttura che si imposta sul fondo marino del Tirreno meridionale a circa 1000 m di profondità e si sviluppa fino ad una quota di 500 m s.l.m. con il Monte Aria, ubicato nel settore meridionale del vulcano. Le strutture geologiche ed i prodotti vulcanici affioranti più antichi sono distribuiti prevalentemente nel settore meridionale e sono datati circa 130.000 anni, mentre quelli più recenti (ultima eruzione a La Fossa nel 1888-90) si rilevano nel settore centrale e settentrionale. L’attività eruttiva subaerea, dopo l’emersione dell’isola, è migrata progressivamente da SE a NW, producendo una complessa struttura geologica composta, seguendo un ordine temporale, dal Vulcano primordiale, dalla Caldera del Piano, dal Complesso del Lentia, dalla Caldera della Fossa ed infine dal Cono della Fossa o Gran Cratere (ultima eruzione 1888-90 A.D.) e da Vulcanello (ultima eruzione 1550 A.D.) (Keller, 1980; De Astis et al. , 1993, 1997). L’isola, insieme a Lipari e Salina, rappresenta la parte emersa dell’Aeolian Tindari-Letojanni Fault System, una struttura allungata in direzione NNW-SSE; sull’isola sono presenti anche lineamenti strutturali orientati N-S e NE-SW e lungo le stesse direzioni sono anche allineati dicchi, bocche e fessure eruttive (Mazzuoli et al., 1995; Ventura et al., 1999). L’attività storica è stata caratterizzata da frequenti transizioni tra attività di tipo freatomagmatica e magmatica. L’ultima eruzione nel 1888-1890 è stata caratterizzata da esplosioni energetiche di tipo “vulcaniano”. Da allora, l’attività è di tipo fumarolica con intensità variabile e principalmente concentrata a “La Fossa”, con temperature massime comprese tra 200° e 300° C. Aumenti di temperatura e cambiamenti nel chimismo dei gas sono stati spesso osservati. L’episodio più recente è iniziato a metà degli anni ‘80, quando la temperatura delle fumarole è progressivamente aumentata fino a 690° C nel maggio 1993. È stata indagata la dinamica di Vulcano e del settore meridionale di Lipari attraverso 40 anni di dati di deformazione del suolo e di sismicità raccolti dalle reti di monitoraggio INGV discrete e continue. Sono stati presi in considerazione i dati sismici, EDM, GPS, livellazione e tilt. Il monitoraggio sismico nell’arcipelago eoliano inizia alla fine degli anni ‘70, attraverso una rete sismica composta da poche stazioni analogiche. A partire dagli anni ‘80, la rete fu implementata con altre stazioni distribuite sull’intero arcipelago eoliano e dotate di sismometri a corto periodo, con una frequenza naturale di 1 Hz. Nel corso del 2005 e del 2007, quasi tutte le stazioni sono state sostituite da sismometri 3C, 24-bit digitali, a larga banda larga (40 s). La sismicità dell’arcipelago eoliano è stata raccolta in un catalogo che risulta completo fin dal 1983. Tuttavia gli eventi di maggior energia significativi dell’area sono stati registrati il 15/04/1978, M=5.5 ed il 28/05/1980, M=5.7 (Neri et al. , 1996). La Fig. 1, dove è riportato il rilascio sismico dal 1983, comprende pure i due eventi più forti registrati negli ultimi 40 anni mettendo in evidenza come l’area sia stata caratterizzata da 3 fasi con rilasci via via decrescenti. Il forte incremento della fine degli anni ‘70 e quello più moderato negli anni ‘80 hanno segnato un incremento della dinamica regionale che avrebbe causato la riattivazione del sistema vulcanico sull’isola (e.g. Chiodini, 1992; Montalto, 1996). Indagini sismologiche sull’area Lipari-Vulcano, attraverso localizzazioni di precisione di terremoti dal 1993, hanno evidenziato diversi allineamenti ed in particolare una struttura sismogenetica attiva che si estende quasi verticalmente da 4 a 9 km di profondità tra Vulcanello e La Fossa risultando orientata ENE-WSW (Gambino et al. , 2012).

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