GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 1.3 193 Il benchmark di riferimento (1A) per l’intera rete per calcolare le variazioni di altezza è situato nella parte meridionale dell’isola (Vulcano Piano), che può essere considerata una zona relativamente stabile rispetto al resto dell’isola. Fig. 2 – Rete EDM-GPS “LIPVUL” ed esempi di misure di distanze nel periodo 1975-2014. In verde è riportata la struttura orientata circa NNW-SSE lungo la quale si ha una generale cinematica di tipo transpressivo del complesso Lipari-Vulcano, con una componente destra di spostamento. Le distanze riportate appartengono a linee che si trovano a cavallo della struttura e mostrano un continuo accorciamento, abbastanza costante se si esclude il periodo 1975-1979 (crisi del Golfo di Patti evento 15/04/78 M=5.5). La strumentazione utilizzata per eseguire le misure di livellazione è costituita da livelli Wild NA2 corredati di micrometro e da stadie centimetrate con nastro in Invar. Le tecniche e modalità di misura utilizzate sono quelle imposte dalle procedure standard della livellazione geometrica di precisione dal mezzo. I risultati della livellazione sono caratterizzati da un valore dell’errore chilometrico medio inferiore a 1.0 mm/km 1/2 e da valori delle chiusure dei circuiti (lunghezza massima 4 km) che al più raggiungono valori di 2 mm. La presenza nella rete dei poligoni consente un controllo incrociato dei dati e la compensazione rigorosa dei dislivelli. La coerenza interna dei dati rilevati viene verificata esaminando gli errori di chiusura dei circuiti (le cui lunghezze variano da 1 a 4 km) con tolleranza pari a 2 L 1/2 mm, dove L è la lunghezza in km del circuito. Successivamente i dati sono sottoposti a compensazione rigorosa per determinare le quote dei capisaldi, rispetto al caposaldo di riferimento. La rete clinometrica permanente comprende cinque stazioni per pozzi equipaggiati con strumenti bi-assiali, quattro dei quali installati a 8-10 m di profondità. Le prime stazioni furono installate nel 1980 in pozzi a circa 2-3 m di profondità. Alla fine degli anni ‘90, la rete è stata ampliata con l’aggiunta di altre stazioni, con sensori posizionati a 10 metri dalla superficie (Gambino et al. , 2007). Gli strumenti sono modelli AGI, con una precisione di 0,1 microradianti, che utilizzano un sensore a bolla elettrolitica di alta precisione per misurare il movimento angolare. La prima componente è orientata verso il cratere, quindi un segnale positivo indica sollevamento dell’area del cratere (componente radiale); il secondo è orientato di 90° in senso antiorario (tangenziale).

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