GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

XVIII GNGTS 2014 L ectio M agistralis Nel 1903 concorse al posto di Direttore del prestigioso Osservatorio Vesuviano. Matteucci, il suo antagonista nelle polemiche sulla formazione del Colle Umberto nel corso dell’attività del Vesuvio del 1895-98 (polemica fra la teoria dei crateri di sollevamento e la formazione per accumulo, sostenuta dal Mercalli), vinse. Mercalli si dichiarò deluso al punto di non voler avere più niente a che fare con l’Osservatorio. Tuttavia alla morte di Matteucci, nel 1911 divenne Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, fino al giorno della sua morte. I funerali di Mercalli furono solenni e seguiti da una moltitudine, poiché la sua notorietà, soprattutto a Napoli era immensa. Per i suoi contemporanei fu un vero innovatore, ed una guida per i suoi colleghi e allievi; il giornale La Libertà (1914) scrisse “ Egli fece emergere la vulcanologia dai garbugli delle induzioni e delle mistificazioni della stregoneria ”, evidenziando di fatto la sua autorevolezza di scienziato anche in un ambito ben più ampio di quello meramente scientifico. L’attività di ricerca di Giuseppe Mercalli non è scindibile in vulcanologica e sismologica tout court , ma entrambi i filoni di ricerca, essendo considerati come le facce di una stessa medaglia, saranno sempre presenti parallelamente durante tutta la sua avventura scientifica. Lo possiamo annoverare tra gli ultimi scienziati di stampo naturalista, dalla tradizione sette- ottocentesca, per quanto riguarda le scienze della terra, un ponte tra sismologia e vulcanologia osservazionali e quella che sarà la travolgente affermazione degli strumenti di misura. Mercalli era consapevole di questo aspetto, e si tenne abbastanza in disparte, conscio delle sue difficoltà sul piano tecnologico (Malladra, 1914). Ciononostante si fece promotore per l’acquisizione di nuovi e più moderni strumenti di misura per l’Osservatorio Vesuviano. Ma la sua grande innovazione fu nel metodo: egli capì che la chiave per la comprensione dei fenomeni era la loro osservazione sistematica e la classificazione delle loro caratteristiche, tanto per i vulcani che per i terremoti. A lui si deve il primo vero catalogo dei terremoti, del Fig. 3 – Giuseppe Mercalli sul Vesuvio nel 1907 (Archivio Storico Osservatorio Vesuviano).

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