GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 2.1 45 Ferraresi); sono attesi terremoti compressivi profondi (>15 km), con direzione di compressione (assi P) circa N-S, lungo piani a basso angolo (zona di flat delle Pieghe Ferraresi) o immergenti verso sud. La magnitudo storica massima è M≈5.5. Pieghe Adriatiche . Corrisponde alla zona 917 della ZS9, leggermente modificata nei limiti nord-occidentali. Le caratteristiche sismo tettoniche sono quelle della zona ZS9 917; la magnitudo storica massima è M≈6.1. Margine Emiliano. Zona caratterizzata da numerose evidenze geologiche di attività tettonica recente, collegate essenzialmente al thrust Pede-Appenninico, e frequenti terremoti di forte intensità; i terremoti di questa zona sono prevalentemente compressivi, con direzione di compressione (assi P) circa N-S, piani immergenti verso sud di 45°-60°, con ipocentri a profondità variabili, per lo più tra 10 e 30 km; la magnitudo storica massima è M≈6. Corrisponde al settore centro-settentrionale della zona ZS9 913. Appennino Emiliano. Zona caratterizzata da terremoti di minore intensità, sia compressivi, generalmente a profondità compresa tra 10-35 km, con direzione di compressione (assi P) circa N-S, che estensionali, per lo più a profondità minore di 10 km; la magnitudo storica massima è M≈5.5. Corrisponde al settore centro-meridionale della zona ZS9 913. Reno - Setta . Zona che si estende dal crinale tosco-emiliano al margine appenninico bolognese, caratterizzata da una minore frequenza di terremoti, generalmente di media intensità, e da strutture trasversali alla catena con componente trascorrente. La profondità degli ipocentri è molto variabile, da 5 a 35 km. Lungo il margine appenninico sono presenti evidenze di attività di strutture compressive, con direzione di massima compressione (assi P) circa N-S, fortemente immergenti verso sud (45°-60°); in questo settore gli ipocentri si concentrano a profondità comprese tra 15 e 35 km. La magnitudo storica massima è M≈5.5. Corrisponde al settore orientale della zona ZS9 913, compreso tra le valli dei fiumi Reno e Sillaro. Margine Romagnolo . Zona caratterizzata da terremoti frequenti, anche di elevata intensità, con evidenze di movimenti prevalentemente compressivi, con direzione di massima compressione (assi P) circa N-S. Profondità degli ipocentri variabili, per lo più comprese tra 5 e 25 km, talora anche maggiori, tra 25 e 35 km, lungo piani immergenti verso sud di 30°-45°. La magnitudo massima attesa è M≈6. Corrisponde circa alla parte settentrionale della zona ZS9 914. Appennino Romagnolo . Zona caratterizzata da terremoti frequenti, anche di elevata intensità, con evidenze di movimenti prevalentemente compressivi e trascorrenti, lungo piani immergenti a sud di 10°-30°, con profondità ipocentrali comprese tra 10 e oltre 20 km, e movimenti estensionali lungo piani con direzione circa NW-SE immergenti verso NE, con profondità ipocentrali superficiali (< 10 km). La magnitudo storica massima è M≈6.1. Corrisponde circa alla parte meridionale della zona ZS9 914. Savio - Marecchia . Zona che si estende tra le valli dei fiumi Savio e Marecchia, dal crinale tosco-romagnolo al margine appenninico cesenate e riminese, caratterizzata da strutture tettoniche trasversali alla catena, con componente trascorrente, e da strutture di sovrascorrimento in corrispondenza del margine appenninico, con direzione di massima compressione N-S. Le profondità ipocentrali sono comprese tra 5 e 15 km, lungo strutture subverticali trasversali alla catena, e tra 15 e 25 km, lungo piani immergenti verso sud. La magnitudo storica massima è M=5.8. Corrisponde alle estremità sud-orientali delle zone ZS9 914 e 915 e a quelle nord- occidentali delle zone ZS9 918 e 919. Umbria. Corrisponde alla zona ZS9 919, modificata nei limiti nord-occidentali e sud- orientali. E’ caratterizzata da sismicità frequente, non di rado di elevata intensità; le strutture principali con evidenze di attività sono faglie estensionali immergenti prevalentemente verso W e SW. Nell’area meridionale sono presenti faglie ad andamento NNE-SSW a cinematica prevalente transtensiva destra. Le profondità ipocentrali sono per lo più comprese tra 5 e 15 km; la magnitudo storica massima è M≈6.7. Marche . Corrisponde alla zona ZS9 918 modificata nei limiti geografici dell’estremità nord- occidentale. La zona è caratterizzata da frequenti eventi sismici, anche di elevata intensità, e da

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