GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
60 GNGTS 2014 S essione 2.1 secondo i criteri menzionati prima, com’era stato fatto per i dati del sito friulano (Riggio et al. , 2013). Il valore medio ivi registrato nel 2005 è di 6,33 Bq/m 3 , mentre dal 2006 al 2009 raggiunge il valore di 12,36 Bq/m 3 , indicando un raddoppiamento della concentrazione di radon registrata, in corrispondenza del progressivo aumento osservato nel sito di Cazzaso (Friuli). Fra le varie Istituzioni che acquisiscono da qualche anno dati di concentrazione di radon in suolo, in continuo, in ben sei siti differenti (Cavaglia, Casalino, Gozzano, Pogno, Novara e Borgolavezzaro), c’è l’Osservatorio Geofisico di Novara, che nato nel 1980, dopo il terremoto dell’Irpinia, grazie ad un gruppo di volontari della Protezione Civile, collabora con altre Istituzioni come l’ARPA di Novara e Ivrea e l’INGV. I siti di acquisizione sono in funzione dal settembre 2009 (a Novara), e successivamente negli altri cinque, sempre in provincia di Novara e in prossimità della Faglia della Cremosina. Lo strumento è un prototipo costruito presso l’Osservatorio, che acquisisce con frequenza oraria in counts/ora. I rilevatori sono posizionati a circa 1 metro sotto il livello del terreno. Una prima analisi sui segnali ivi registrati ha messo in evidenza la presenza di andamenti simili nei vari siti, in particolare, con anomalie comuni nei seguenti periodi: 23/10/2011-06/11/2011 e 04/09/2012 - 29/11/2012 (Novara e Pogno), 12/02/2012 -04/05/2012 e 06/10/2012 - 07/01/2013 (Casalino e Pogno), dal 28/02/2012 al 17/05/2012 e 03/06/2012-12/10/2012 (Gozzano). Sebbene le serie temporali non siano molto lunghe, l’insieme dei siti costituisce una piccola rete di rilevamento utile per la verifica delle variazioni, che include, nella maggior parte dei casi, anche i dati meteorologici. Sempre in Piemonte, è presente un’ulteriore sito di rilevamento con gestione amatoriale, dove è stato creato un piccolo osservatorio, in località Torre Pellice (TO), che acquisisce dati magnetici, di temperatura e di radon con campionamento ogni 12 ore. Lo strumento per il radon è un Detector 1027 della Geoex. La serie temporale, anche in questo caso, comprende il periodo 2012 -2013. Dal 5 maggio al 9 luglio 2012 e durante il mese di ottobre 2013, si sono riscontrate le due variazioni più evidenti della concentrazione di radon. Lo strumento è posizionato in uno scantinato a circa 30 cm di profondità dal piano del pavimento. Il segnale sembra non essere influenzato da fattori esterni e si cercherà di correlarli con gli altri dati disponibili. Altro sito, con registrazione in continuo, non troppo lontano dalla zona scelta come prioritaria, è Prato, gestito da Prato Ricerche, Istituto Geofisico Toscano in collaborazione con la Sezione di Prato del CAI. Lo strumento, in funzione dal 2007, è un AlphaGuard posizionato all’interno della grotta di Forra Lucia. Il tempo di campionamento è orario. Anche per questi dati è stata fatta una prima analisi delle possibili anomalie presenti nella serie temporale, che sono state individuate. Per tutti i siti dopo la prima analisi, per ogni anomalia riscontrata, sono stati determinati i parametri che caratterizzano un’“anomalia” e cioè: durata, ampiezza, tempo precursore. A titolo di esempio vengono riportate in Tab. 3 le caratteristiche delle anomalie rilevate nel sito Fig. 1 – Grafico dei periodi di acquisizione dei siti di monitoraggio continuo di radon in suolo.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=