GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
62 GNGTS 2014 S essione 2.1 Sebbene la priorità dell’area sia stata data alla Pianura Padano-Veneta (Po Plain) e all’Appennino meridionale, successivamente saranno analizzati anche i dati radon acquisiti sull’Etna (INFN) e a Ragusa (Provincia di Ragusa) poiché sono le altre due serie temporali molto lunghe e contemporanee a quelle elencate precedentemente. L’analisi di queste serie dovrà tenere conto della caratteristica vulcanica della zona. I sensori dell’INFN sono due e sono ubicati sul versante NE e sul versante SO dell’Etna e sono costituiti da un AlphaGuard ciascuno con camiponamento giornaliero dal 2001 al 2006. I valori registrati sul versante NE sono circa il doppio di quelli registrati sul versante SO. La Provincia di Ragusa, oltre ad effettuare misure di radon indoor con periodicità variabile, dal 2003 al 2012, ha acquisito radon in suolo in tre siti differenti (Ragusa, Modica e Scicli, e dal 2010 a MonterossoAlmo), sempre in provincia di Ragusa, utilizzando lo strumentoAlphaGuard PQ2000 Pro in modalità attiva. Dal 2010 la stazione di Ragusa è stata equipaggiata con un rilevatore Miam Tesys MR1 Plus. L’intervallo di campionamento in tutti i siti è di 10 minuti. Il radon è un gas, e come tale il suo comportamento è fortemente influenzato dalle variabili di stato: pressione, volume e temperatura. Le relazioni che legano tali grandezze fisiche sono le leggi dei gas, e quella che le mette tutte in relazione, è la legge dei gas perfetti: P·V = n·R·T dove P è la pressione, V il volume, n il numero di moli, R la costante universale dei gas e T la temperatura. Quando le condizioni di pressione e temperatura si allontanano da quelle ambientali, il comportamento del gas può essere molto differente dalla relazione teorica. Il dubbio che assale la maggior parte dei ricercatori che operano in questo campo e no, è se l’utilizzo del radon come precursore possa essere inficiato da variazioni del suo comportamento causate da variazioni di parametri meteorologici. Per verificare se i dati delle serie temporali utilizzate fossero affette da fattori esterni, si è proceduto con la correlazione tra i dati di alcuni dei siti descritti prima, e la temperatura e pressione, misurate dallo strumento stesso o in stazioni meteo vicine. I coefficienti di correlazione non hanno mai superato lo 0,2, indicando una scarsissima influenza di parametri ambientali. Naturalmente ogni sito può avere un comportamento differente secondo la sua localizzazione più o meno esposta alle condizioni ambientali. Poiché, in alcuni casi, nel segnale di radon sono più evidenti delle variazioni, di tipo stagionale, che potrebbero costituire un intralcio all’interpretazione, si è provato ad eliminare tale componente, facendo la media del segnale giorno per giorno, su un anno, per tutti gli anni. La crosscorrelazione tra la sequenza giornaliera calcolata e il segnale originario ha dato un coefficiente di correlazione maggiore di 0,8. In Fig. 2 è stato riportato, il valore di radon Tab. 3 - Caratteristiche delle anomalie rilevate nella serie temporale di Pogno (Novara). DATA ANOMALIA DURATA AMPIEZZA MAGNITUDO T.PRECURSORE DISTANZA(km) 26-06-2010/08-04-2011 9 Mesi + 12 gg 254,42% 5.1 (1) + 4.9 (1) + 4.4 (1) 1 Anno + 11 gg 300 23-10-2011/28-10-2011 6 gg 127,21% 4.4 (1) 7 gg 160 29-12-2011/26-01-2012 28 gg 149,00% 5.0 (2) +5.2 (2) 29 gg 260 27-01-2012/15-05-2012 3 Mesi + 19 gg 232,30% 5.9 (2) + 5.8 (2) + 5.3 (3) + 3 Mesi + 23 gg 260 5.2 (1) + 5.1 (1) 29-07-2012/30-03-2013 Non terminata 188% (1) Regional Seismic Network of North-western Italy (RSNI) – DISTAV - Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita, Sezione Geofisica, Università di Genova (DISTAV, 2011-2012). Le magnitudo riportate sono ML. (2) Bollettino della Rete Sismometrica del Friuli - Venezia Giulia – OGS, Trieste (OGS, 2012). Le magnitudo riportate sono MD. (3) ISIDe – INGV, Roma (ISIDe, 2012). La magnitudo riportata è Mw.
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