GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

64 GNGTS 2014 S essione 2.1 Dopo la fase di ripulitura, si dovrà procedere con l’omogeneizzazione dei dati per poterli correlare fra loro e, successivamente, con altri fenomeni. A tal fine si proverà ad applicare le tecniche di PCA (Gualandi, 2014; Joliffe, 2002) per analizzare la dinamica di un sistema fisico. Conclusioni. La creazione di una banca dati contenente una buona parte dei dati di radon acquisiti sul territorio nazionale, ha dato la prima possibilità di analizzare contemporaneamente i segnali provenienti da siti differenti. Oltretutto, si spera, che potrà essere una banca aperta e che l’inserimento dei dati possa continuare non solo da parte delle Istituzioni che hanno aderito all’iniziativa, ma anche da parte di chi non ha partecipato finora, al fine di giungere realmente ad un prodotto sempre più completo ed efficiente. La presenza di Anomalie riscontrate nello stesso periodo in siti differenti fa sperare che l’incremento del numero di siti, localizzati lungo tutto il territorio nazionale, possa dare un grande contributo. In ultimo, ma non ultimo, il confronto con gli altri osservabili, studiati nell’ambito del progetto S3 dalle altre U.R., dovrebbe portare all’identificazione dell’area coinvolta nel processo di deformazione. I dati riportati qui sono solo una minima parte di quelli che sono stati e che saranno analizzati, ma in fase di riassunto non era possibile citarli tutti. Si è voluto dare una panoramica delle attività svolte all’interno del progetto S3 della convenzione INGV-DPC. Ringraziamenti. La ricerca è stata eseguita nell’ambito delle attività del Progetto Sismologico S3 ( 2014 – 2015), finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile Italiana (DPC) e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Bibliografia DISTAV; 2011 – 2012: Bollettini sismici mensili della Rete Sismica della rete dell’Italia Nord Occidentale (RSNI). A. Gualandi; 2014: Analisi delle Componenti Principali: cenni teorici. Seminario all’interno del progetto S3, Bologna, 10/07/2014. Gutenberg B. and Richter C.F.; 1944: Frequency of earthquakes in California Bull. Seism. Soc. Am., 34 , 185-188. Hauksson E. and Goddard J.G.; 1981: Radon Earthquake Precursor studies Iceland. J.Geophys.Res. 86, 7037 – 7054 INGV; 2005 -2009: Bollettino Sismico Italiano, INGV – Roma. ISIDe; 2012: Lista degli eventi sismici registrati dalla Rete sismica Nazionale. Italiano F., Liotta M., Martelli M., Martinelli G., Petrini R., Riggio A., Rizzo A.L., Slejko F.F., Stenni B; 2012: Geochemical features and effects of deep seated fluids during the May-June 2012 southern Po Valley seismic sequence. Annals of Geophysics, 55, 815-821 I.T.Jolliffe; 2002: Principal Component Analysys, Second Edition – Springer, ISBN 0-387-95442-2. OGS; 2012: Bollettino della Rete Sismometrica del Friuli – Venezia Giulia. OGS, Trieste. Riggio A. and Sancin S.; 1986: Variazione nel tempo del parametro b quale precursore. In: Atti del 5° Convegno GNGTS, Esagrafica, Roma, pp. 407-419. A.Riggio, M.Santulin, A.Tamaro; 2013: Radon as seismic precursor in the framework of the S3 project . In: Atti del 32° Convegno GNGTS, Trieste, Vol.2, pp. 123 – 130. Zhang Guomin, LI Xuanhu, LI Li ;1996: Research on Earthquake Prediction in China Since the 1980s, in The Selected Papers of Earthquake Prediction in China. State Seismological Bureau. Seismological Press. Editor in Chief, GE Zhizhou, Beijing, pp. 9 – 18. ISBN 7-5028-1331-4/P.836 (1768).

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