GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
108 GNGTS 2014 S essione 2.2 • il regime tettonico gioca generalmente un ruolo secondario rispetto alla magnitudo e alla distanza sorgente-sito; in particolare non esistono evidenze sperimentali di sensibili e sistematiche differenze quantitative tra i parametri del moto associati a eventi estensionali e quelli relativi a meccanismi trascorrenti, mentre maggiori ampiezze sono generalmente associate a faglie inverse; tuttavia tali incrementi sembrano essere dell’ordine del 15% nel campo di valori del periodo compresi tra 0.1 e 1 s. La ricerca degli accelerogrammi naturali è quindi effettuata nelle banche dati disponibili principalmente sulla base di coppie magnitudo-distanza desunte da studi sismotettonici e di sismicità storica (ad es. Pagliaroli e Lanzo, 2008) e, subordinatamente, dello stile tettonico. Altro aspetto essenziale sono le condizioni di sottosuolo della stazione di registrazione. Se, ad esempio, lo scopo della selezione è quello di selezionare input per analisi di risposta sismica locale, la ricerca sarà effettuata con riferimento a registrazioni su affioramento roccioso con piano campagna orizzontale cioè, con riferimento alle NTC-08, categoria di sottosuolo A (V S,30 ≥800 m/s) e categoria topografica T1. Inoltre, la ricerca è effettuata limitatamente ai segnali free-field cioè con riferimento a strumenti installati ad adeguata distanza da strutture (edifici, dighe, ecc.). Ove non sia possibile soddisfare contemporaneamente tutti i predetti criteri (cioè magnitudo, distanza, categoria di sottosuolo e meccanismo di faglia ordinate in ordine di importanza decrescente), si può rinunciare al vincolo imposto dai parametri gerarchicamente meno importanti. Ad esempio laddove non sia disponibile un adeguato numero di registrazioni free- field , possono essere ammesse anche quelle relative a stazioni installate in prossimità o al piano terra di edifici. Analogamente la scarsità di registrazioni disponibili può rendere necessario estendere la ricerca anche a meccanismi di faglia diversi da quello considerato e a condizioni di sottosuolo diverse. Ad esempio per la risposta locale si può estendere la ricerca anche alla categoria di sottosuolo B (terreni rigidi) con valori di V S,30 comunque prossimi a quelli relativi alla categoria A (ad es. V S,30 >600 m/s). Esistono numerose banche dati accessibili gratuitamente sul web. A titolo di esempio si citano la banca dati di segnali accelerometrici italiani ITACA (Italian Accelerometric Archive - http://itaca.mi.ingv.it/ItacaNet/ ), la banca dati greca ITSAK (http://www.itsak.gr/en/main ), quella europea ESD - European Strong-Motion Database (http:\ \www.isesd.cv.ic.ac.uk\ ESD\), quella mondiale del PEER (Pacific Earthquake Engineering Research Center - (http://peer. berkeley.edu/peer_ground_motion_database) . b) calcolo del D rms . Il parametro D rms consente un giudizio quantitativo sulla similitudine tra due forme spettrali ed è definito come la media degli scarti quadratici medi tra le corrispondenti accelerazioni spettrali (Bommer e Acevedo, 2004): dove N è il numero di periodi in corrispondenza dei quali sono specificate le forme spettrali, SA 0 (Ti) è l’accelerazione spettrale al periodo T i relativa all’accelerogramma selezionato, SA S (Ti) è l’accelerazione spettrale dello spettro obiettivo al medesimo periodo, PGA 0 e PGA S sono rispettivamente l’accelerazione di picco dell’accelerogramma e il punto di ancoraggio dello spettro obiettivo. Questo parametro quantifica lo scostamento tra le forme spettrali e non la differenza in ampiezza. I valori D rms sono calcolati per tutti gli accelerogrammi selezionati al punto a) nel campo di valori del periodo di interesse, dove occorre garantire la condizione di spettrocompatibilità. c) calcolo del fattore di scala F S. I segnali selezionati al punto precedente sono scalati nel dominio del tempo attraverso un fattore moltiplicativo costante F S . Quest’ultimo può essere definito in termini di accelerazione massima o PGA:
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