GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 2.2 129 Le attività, finalizzate alla realizzazione della “Carta di Microzonazione Sismica”, sono state articolate nelle seguenti fasi: 1. Individuazione delle aree di indagine; 2. Realizzazione di rilievi geologici finalizzati alla redazione di cartografie geologiche, geomorfologiche e geologico-tecniche in scala 1:2.000; 3. Programmazione ed esecuzione della campagna di indagini geofisiche e geotecniche; 4. Definizione del modello geologico e geotecnico del sottosuolo; 5. Definizione dell’input sismico; 6. Analisi di Risposta Sismica Locale, 7. Produzione di cartografie tematiche e report finali. Di seguito sono descritti le metodologie, le indagini, le analisi realizzate ed i risultati ottenuti. Inquadramento geologico. Il Comune di Barberino di Mugello, classificato in zona sismica 2 e situato nell’area del Mugello in provincia di Firenze, si sviluppa lungo la pianura alluvionale del Torrente Stura ad una quota media di 270 m s.l.m. Dal punto di vista sismico l’area rientra in una delle zone più attive dell’Appennino settentrionale e della Toscana ed è contraddistinta da una sismicità che può essere definita medio-alta anche in relazione ai numerosi eventi sismici che hanno interessato l’area (1542 di Mw=5.9; 1843 e 1864 di Mw=5.1; 1919 di Mw=6.3; 1960 di Mw=5) (Locati et al. , 2011) causando effetti associati fino ad intensità macrosismiche I MCS maggiori o uguali a 7. In alcuni centri urbani ed aree produttive del comune di Barberino di Mugello, per una superficie totale di circa 3.000 ha complessivi, sono stati realizzati, dai tecnici del Dip.to di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, rilievi geologici e geomorfologici di dettaglio in scala 1:2.000. Tali rilievi hanno messo in evidenza, nell’area di indagine, un substrato pre- quaternario di litologia prevalentemente arenacea appartenente all’Unità Tettonica Acquerino (AQR).Tale unità risulta estremamente variabile dal puntovista litologico ed è stata organizzata in tre membri differenti (AQR1-2-3) in base alle alternanze arenaceo-pelitiche e pelitico-arenacee. Per quanto riguarda i depositi di copertura, questi affiorano estesamente in tutta l’area rilevata. I sedimenti sono stati classificati come depositi quaternari di pianura alluvionale attuali (b), depositi fluviali prevalentemente granulari, organizzati in tre ordini di terrazzi (SIV) e depositi fluvio-lacustri (MGO) del Bacino del Mugello, con litologia prevalente di tipo argilloso-limoso. Tali depositi di copertura presentano spessori che variano, in base ai sondaggi eseguiti nell’area, da pochi metri fino a circa 80-100m nelle zone più profonde del bacino. Indagini realizzate e modello geologico-tecnico di sottosuolo. Dai rilievi geologici effettuati, erano emerse, nell’area di indagine, numerose problematiche e diversi aspetti da definire mediante successive e più approfondite indagini finalizzate alla definizione del modello geologico e geotecnico di sottosuolo comprendente sia la parametrizzazione dinamica dei terreni investigati, sia la ricostruzione degli spessori e delle geometrie sepolte. In primo luogo si è cercato di definire i depositi di copertura superficiali (detrito di versante, depositi alluvionali), identificandone la geometria dei corpi e la variabilità spaziale dei parametri geofisici. Un’altra problematica era connessa alla conoscenza della profondità del bedrock sismico, alla determinazione dello spessore dei depositi fluvio-lacustri e dei relativi parametri geofisici e dinamici (soprattutto la velocità di propagazione delle onde S, Vs). In base alle indagini eseguite si è potuto definire la morfologia e i rapporti dei vari bacini di sedimentazione; ciò ha consentito di analizzare i fenomeni di amplificazione sismica sia di natura stratigrafica che dovuti alla morfologia sepolta, che possono risultare particolarmente importanti in prossimità dei fianchi del bacino dove lo spessore della copertura tende a rastremarsi ed assottigliarsi (come ad esempio, in corrispondenza dell’abitato di Barberino e della frazione di Galliano). Per approfondire tali problematiche e soprattutto per determinare spessori, geometrie e parametri dinamici (in particolare le velocità V SH ) sono state quindi svolte successive campagne di indagini geofisiche di sismica a rifrazione in onde P e SH, indagini geotecniche e geofisiche

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