GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
130 GNGTS 2014 S essione 2.2 in foro di tipo down-hole con onde P e SH, misure strumentali e prove di laboratorio dinamiche sui campioni indisturbati prelevati nel corso dei sondaggi geotecnici. Nello specifico le campagne di indagini sono state complessivamente caratterizzate, nell’area di indagine, da: - n. 13 linee di sismica a rifrazione con onde P e SH (di lunghezza variabile da 96 a 240 m per ciascuna linea); - n. 17 sondaggi a carotaggio continuo (di profondità variabile da 15 m a 80 m) con prove SPT in foro, prelievo di campioni indisturbati di terreno ed esecuzione di prove geofisiche di tipo down-hole con onde P e SH; - n. 17 prove dinamiche di laboratorio (colonna risonante, taglio torsionale ciclico e triassiale ciclica) su 21 campioni prelevati nel corso dei sondaggi. - N. 10 misure HVSR (HVSR - Nakamura, 1989) ed SSR [Standard Spectral Ratio SSR: Borcherdt (1970)]. Tutte le indagini sono state realizzate da imprese specializzate nel settore e sono state successivamente validate da apposita Commissione di Collaudo costituita dai tecnici della Regione Toscana e da rappresentanti della comunità scientifica nazionale. Tali indagini sono visualizzabili al seguente sito web: http://www.rete.toscana.it/sett/pta/sismica/lr56/VEL/ indagini/mugello/mugello/mugello.htm A seguito di tutte le indagini geologiche, geofisiche e geotecniche svolte nelle aree di studio del Comune di Barberino di Mugello, sono stati ricostruiti per ciascuna area dei modelli geologici, geofisici e geotecnici di sottosuolo; definendo altresì la/e sezione/i geologica/ che rappresentativa/e dell’area e fornendo una parametrizzazione geofisica di riferimento. Naturalmente è opportuno sottolineare che tale parametrizzazione, poiché deriva dalle indagini eseguite su un’area estesa risulta indicativa e non deve quindi essere utilizzata a scala di progettazione, ma esclusivamente per la pianificazione territoriale. Dall’analisi delle carte rilevate e dalle 12 sezioni geologiche realizzate nelle aree di indagine sono state formulate ipotesi ragionevoli relative all’andamento del substrato roccioso: ad esempio in corrispondenza del centro storico di Barberino è presumibile la presenza di un contatto tettonico con direzione NE-SW e immergente verso nord che porta la Formazione dell’Acquerino da una profondità di circa 80 m ad una di circa 11 m (come testimoniato dal sondaggio S5 presso il Municipio). Spostandosi verso sud, quindi verso l’area produttiva e verso l’invaso del Bilancino, si può ipotizzare un ulteriore approfondimento del bacino di sedimentazione fluvio-lacustre fino a spessori superiori agli 80 m (presumibilmente intorno ai 100 m), come suggerito dal sondaggio S13 (con profondità del fondo foro di 80 m) presso la località Casalunga che non individua il bedrock sottostante. La parte dell’area industriale posta a SE del capoluogo evidenzia un approfondimento del bacino muovendosi verso SE come è visibile osservando la stesa di sismica a rifrazione ST7 e il sondaggio S2 che trova l’Unità dell’Acquerino ad una profondità di 60 m. Al modello geologico di sottosuolo definito sulla base dei rilievi geologici e delle indagini geognostiche e rappresentato mediante n. 12 sezioni geologiche rappresentative, è stata associata una parametrizzazione geofisica media suddivisa per le varie formazioni geologiche e distinta per quanto riguarda i parametri desunti dalle indagini geofisiche di superficie da quelli ricavati delle indagini geofisiche in foro. Questi parametri sono stati usati per le successive analisi di modellazione bidimensionali. Tutti i risultati delle indagini geofisiche a rifrazione e geofisiche in foro di tipo down-hole sono stati diagrammati in grafici al fine di verificarne la loro variabilità in relazione ai litotipi di riferimento. I parametri presi in considerazione sono V p , V s e il rapporto V p /V s . Da un primo confronto si nota una separazione piuttosto netta tra i valori appartenenti ai depositi alluvionali (SIV1 e SIV2 conV p generalmente comprese tra 500 e 1000m/s eV sh comprese tra 200 e 400m/s) e i valori ricavati per i depositi fluvio-lacustri (MGO1-a1, con Vp comprese tra 1300 e 2100 m/s e V sh tra 200 e 1000 m/s). Inoltre si nota come la distribuzione delle V sh dei depositi alluvionali
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