GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 2.2 131 presenti una bassa variabilità, mentre le V sh dei depositi fluvio-lacustri sono caratterizzate da un’alta variabilità legata presumibilmente alle diverse caratteristiche granulometriche dei depositi che possiedono due principali facies: argillosa-siltosa poco consistente e argilloso- limosa più consistente con intercalazioni ghiaiose. Da notare, inoltre, come in alcuni casi i valori di V sh dei depositi fluvio-lacustri, presenti anche a profondità di varie decine di metri, siano maggiori di 800 m/s con velocità quindi caratteristiche di un bedrock sismico. Il substrato roccioso è prevalentemente costituito dai tre membri della Formazione dell’Acquerino (AQR) con litologie da pelitiche ad arenaceo-pelitiche e ciò si rispecchia sulla distribuzione molto variabile delle V sh . Cartografie di microzonazione sismica di livello 1. Tutte le informazioni acquisite nella fase di rilevamento e riportate nelle cartografie geologiche prodotte, unitamente ai dati di base pregressi reperiti e a tutte le indagini geologiche, geofisiche e geotecniche realizzate nell’ambito del Programma VEL, hanno permesso di realizzare la cartografia (Fig. 1) delle “Microzone omogenee in prospettiva sismica” (MOPS). Tale cartografia è stata redatta nel rispetto degli ICMS (Gruppo di lavoro MS, 2008) e definisce le seguenti microzone: • Zona stabile (Zona 1), caratterizzata dal substrato roccioso rigido in affioramento o subaffiorante, con topografia orizzontale o con pendenza indicativamente inferiore ai 15°. Il substrato rigido è rappresentato dalla Formazione Acquerino (AQR2-3) e dalla Formazione del Falterona (FAL3); • Zone stabili suscettibili di amplificazione locali (Zona da 2 a 15). Tali zone sono state differenziate in relazione alle possibili combinazioni tra le varie unità deposizionali Fig. 1 – Cartografia di Microzonazione Sismica di livello 1 (MOPS) di Barberino, località Capoluogo e Cavallina.

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