GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
GNGTS 2014 S essione 2.2 137 STATO DI AVANZAMENTO DEGLI STUDI DI MICROZONAZIONE SISMICA DELLA REGIONE TOSCANA: ESPERIENZE E CRITICITà M. Baglione, P. Fabbroni, V. D’Intinosante Ufficio Prevenzione Sismica, Regione Toscana, Firenze Premessa. L’Ufficio Prevenzione Sismica della Regione Toscana è impegnato, come è noto, ormai da diversi anni nella mappatura sismica del territorio regionale e nello specifico nella programmazione, realizzazione e validazione di indagini e studi di Microzonazione Sismica (di seguito MS). Tale attività va ad integrarsi a tutti gli studi che già da diversi anni sono stati portati avanti dalla Regione Toscana attraverso il Programma di Valutazione degli Effetti Locali (VEL), nell’ambito del quale sono state migliorate e/o sviluppate metodologie di valutazione degli effetti locali basate su misure sistematiche delle velocità delle onde sismiche trasversali effettuate con varie tecniche (sismica a rifrazione con onde di taglio, prove down-hole, ecc.). Queste modalità operative hanno consentito di poter fornire un quadro della pericolosità sismica del territorio regionale, la cui attendibilità è direttamente connessa con il grado di approfondimento e di dettaglio dello studio in questione. Gli studi di MS, avviati obbligatoriamente in Toscana mediante il regolamento regionale 53R/2011 ed incentivati mediante finanziamenti regionali (L.R.58/2009) e nazionali (L. 77/2009 art.11) rivolti ai Comuni, costituiscono ormai un valido, consolidato e riconosciuto strumento per analizzare la pericolosità sismica locale applicabile sia in fase di pianificazione urbanistica, sia in fase di progettazione che in fase emergenziale. Ad oggi infatti circa il 50% del territorio regionale dispone di studi e indagini di microzonazione sismica di livello 1 già certificati o in fase di realizzazione. Inoltre per n.14 Comuni, la Regione Toscana dispone di studi di microzonazione sismica anche di livello 3; quindi è opportuno effettuare una sintesi delle conoscenze acquisite in modo da evidenziare gli aspetti rilevanti e le eventuali criticità. Criteri e metodologie di lavoro. Gli studi di MS effettuati dalla Regione Toscana, sono stati realizzati nel rispetto delle “Linee Guida Nazionali per la Microzonazione Sismica e degli Standard di rappresentazione e di archiviazione informatica” (ICMS, 2008) prodotti dalla Commissione tecnica nazionale per la Microzonazione Sismica e recepiti nell’ambito della normativa regionale dalla Regione Toscana con Deliberazioni di Giunta Regionale (n.261/2011; n.741/2012; n.971/2013). Particolare importanza, in questa prima fase di predisposizione degli studi di MS, è stata data alla redazione degli studi di primo livello. Infatti anche se il primo livello assume una valenza qualitativa senza fornire alcuna indicazione in merito alla quantificazione degli effetti amplificativi attesi, questo tuttavia riveste un ruolo determinante e cruciale nell’indirizzare correttamente i livelli di approfondimento successivi. Lo studio di microzonazione di primo livello deve essere quindi inteso come una vera e propria ricostruzione tridimensionale del contesto geologico di un’area, definendo non solo le geometrie e gli spessori dei corpi sedimentari (e conseguentemente la profondità del substrato geologico), ma anche molti altri aspetti come ad esempio granulometria ed addensamento dei depositi, superficie della falda, morfologia, dissesti gravitativi dei versanti ed altri ancora che possono a vario titolo condizionare la risposta sismica locale di una determinata area e per la definizione dei quali è necessario un approccio multidisciplinare ed integrato del territorio. Pertanto per raggiungere tali obiettivi si è puntato su alcuni aspetti che si ritengono di prioritaria importanza. 1) Definizione dell’area di studio. Gli studi di MS in Toscana, non vengono realizzati sull’intero territorio comunale, ma in corrispondenza delle aree significative che il Comune individua secondo le specifiche tecniche definite all’interno del Programma di Valutazione Effetti Locali, denominato Programma VEL (Ferrini et al. , 2007); in altre parole, vengono selezionati gli elementi più significativi quali ad esempio i principali centri abitati, gli edifici
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