GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale

GNGTS 2014 S essione 2.2 139 Proprio per l’importanza che riveste una corretta definizione del modello geologico, in Toscana si è optato per indirizzare le attività verso studi di livello 1 che potessero avvalersi non solo dei dati pregressi ma anche di indagini di nuova realizzazione che sono appunto richieste obbligatoriamente, pervenendo così alla realizzazione di studi di microzonazione di buona qualità che vengono indicati con il nome di livello 1 “pesante”. Le indagini aggiuntive ovviamente varieranno per tipologia e consistenza numerica in funzione del contesto geologico-stratigrafico dell’area, delle indagini esistenti e ovviamente delle risorse disponibili. In Toscana si è scelto di richiedere obbligatoriamente, nell’ambito degli studi di MS di livello 1, la realizzazione di misure HVSR in quanto tale tipologia di indagine oltre ad avere dei costi piuttosto contenuti, ben si adatta allo scopo di estrapolare ed estendere arealmente dati di natura sismo-stratigrafica derivanti da precedenti campagne di indagine che forniscono informazioni dettagliatissime ma di carattere puntuale. Inoltre per alcuni siti è stata fatta la scelta di associare alle misure del rumore sismico a singola stazione (HVSR) anche ulteriori misurazioni, effettuate con la collaborazione del Dip.to di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, effettuate tramite l’utilizzo di stazioni sismiche, costituite da digitalizzatori Guralp CMG-DM24 a 24 bits equipaggiate di GPS e sismometri triassiali Lennartz 3D/5sec con frequenza di oscillazione propria di 0.2 Hz. In questo modo il confronto tra le registrazioni di terremoti in stazioni installate sui terreni di copertura rispetto alla stazione di riferimento posizionata su substrato sismico (Standard Spectral Ratio SSR, Borcherdt, 1970) privo di effetti di amplificazione significativi, integrate poi anche con le misure di rumore a stazione singola, consente di raggiungere al contempo due importanti obiettivi: - verificare, validare o correggere le frequenze fondamentali dei terreni ottenute da indagini HVSR basate sul solo rumore sismico; - fornire una valutazione qualitativa dell’ampiezza dei possibili effetti di amplificazione sismica mediante il rapporto con la stazione di riferimento (Standard Spectral Ratio, SSR). Questo aspetto è utilissimo per la selezione e perimetrazione delle zone stabili suscettibili di amplificazione in ragione della variabilità del contrasto di impedenza tra substrato e copertura. Il ricorso a campagne di misure HVSR, meglio se integrate anche con registrazioni di terremoti, fornisce pertanto un utilissimo strumento per la comprensione del modello geologico e solitamente, in contesti piuttosto semplici contraddistinti da una generale omogeneità dei terreni di copertura, la migrazione delle frequenze fondamentali dei depositi è strettamente correlabile con l’approfondimento del substrato geologico mentre l’entità del picco H/V fornisce indicazioni in merito al contrasto di velocità tra i vari corpi sismostratigrafici con particolare riferimento al passaggio substrato sismico-coperture. L’esempio riportato in Fig. 1 è relativo all’abitato di Vicchio (FI) nell’area del Mugello. Tale sito presenta valori di frequenze fondamentali piuttosto variabili, che vanno da valori elevati (intorno a 5-8 Hz) localizzati prevalentemente in corrispondenza dell’abitato e sul margine meridionale del bacino, a valori mediamente più contenuti (inferiori a 3 Hz) concentrati nella porzione occidentale e settentrionale dell’area di indagine, dove lo spessore della copertura sedimentaria è maggiore. Inoltre i rapporti spettrali HVSR ed SSR mostrano chiari picchi di risonanza: per una serie di stazioni (V08, V09, V10 e V13) è presente un singolo picco di amplificazione a bassa frequenza (0.55-1.67 Hz) per le quali si suggerisce la presenza di un singolo contrasto di impedenza attribuibile al passaggio al bedrock sismico; per le altre stazioni (stazioni V03 e V11) sono invece presenti due picchi di amplificazione, uno a frequenza più bassa (0.7-1.7 Hz), compatibile con il picco spettrale precedente, e uno a frequenza più elevata (3-9 Hz). Tali indagini hanno consentito infine di stimare la profondità dell’interfaccia risonante fondamentale variabile tra 0 e 113 m p.c. Modello geologico-tecnico. Ai fini della realizzazione di uno studio di microzonazione sismica una volta stabilito in maniera univoca il modello geologico, è necessario pervenire

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=