GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
nelle zone rurali con assenza di dati pregressi; 10 prove penetrometriche con punta elettrica e piezocono (CPTU) spinte a 20 m, realizzate in quelle zone di ambito già interessate da microzonazione ma in cui erano disponibili dati di scarso dettaglio e 22 misure di microtremore a stazione singola (HVSR) finalizzate alla realizzazione di una carta delle frequenze naturali dei terreni a scala comunale. Per la ricostruzione, estensione e datazione dei corpi sabbiosi superficiali, si è inoltre attinto a numerose fonti storiche quali manoscritti, testi a stampa e carte antiche, che descrivono nel dettaglio l’evoluzione delle dinamiche dei fiumi appenninici e del Po, dal basso Medioevo ad oggi. Le prove penetrometriche e i carotaggi continui sono stati utilizzati per la ricostruzione del modello sedimentologico-stratigrafico tridimensionale dell’area. Per la realizzazione del modello si è proceduto identificando delle classi con caratteristiche granulometriche comparabili che al contempo potessero essere caratterizzate anche da un comportamento geomeccanico simile. A tal fine, tra le molte classificazioni disponibili, si è scelto di adottare quella derivata dai Soil Behaviour Type o SBT di Robertson et al. (1986). L’SBT si basa su un’analisi multivariata spuria tra due valori: la resistenza alla punta (qc/pa) e il rapporto di attrito (Rf). Solamente nelle prove eseguite con piezocono, essendo noto il valore della pressione neutra, si è preferito introdurre nelle correlazioni i valori corretti per tale coefficiente. I due parametri dell’analisi multivariata sono stati restituiti su un diagramma bilogaritmico nel quale sono stati tracciati dei domini riconducibili alle specifiche composizioni dei terreni. Partendo da questa base di dati, per la ricostruzione tridimensionale dei corpi sepolti sono state utilizzate tecniche d’interpolazione tricubica ( natural splines ) in ambiente Matlab. Tale interpolazione consente una riduzione dell’errore massimo atteso, stimato mediante algoritmi di bootstrapping statistico, rispetto a interpolazioni computazionalmente meno impegnative come l’interpolazione lineare. Per compensare l’onere computazionale le operazioni d’interpolazione sono state ottimizzate mediante l’adozione di un algoritmo che ben si adatta alla distribuzione disomogenea nello spazio tridimensionale di analisi, denominato tri-scattered interpolation . Successivamente l’analisi si è concentrata sulla distribuzione tridimensionale dei corpi sedimentari le cui geometrie sono state inquadrate attraverso il riconoscimento di orizzonti stratigrafici, quali superfici regionali Fig. 1 – Sezioni geologiche superficiali che mostrano le principali caratteristiche stratigrafiche dell’area di studio. Realizzate mediante interpretazione classica delle facies sedimentarie e delle geometrie deposizionali, hanno contribuito alla definizione modello di geologico. GNGTS 2014 S essione 2.2 283
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