GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
Può essere però ricavata, almeno approssimativamente, utilizzando il GIS con una procedura di tipo grafico. La procedura consiste nell’associare a ciascun edificio un valore dell’arretramento pari alla distanza tra il confine di proprietà ed un perimetro ideale che lo contiene (costruito attraverso un comando di offset ). La scelta della distanza di offset è definita a priori sulla base della conoscenza del tessuto edilizio esistente 15 . Le potenzialità del GIS per l’individuazione delle aree di attesa e delle unità strutturali interferenti. Applicazione ad un comparto urbano nel Comune di Brescia. L’applicazione della procedura per l’estrazione delle unità strutturali interferenti tramite GIS è stata applicata ad una porzione del territorio del Comune di Brescia e si è verificata, in particolare, l’accuratezza rispetto al risultato ottenuto con un rilievo in sito delle dimensioni H e D. Il contesto a cui è stata applicata la procedura è localizzato a nord del centro storico, ed è racchiuso tra via Crocifissa di Rosa e via San Rocchino, in posizione adiacente al Monte Maddalena 16 . Negli studi per la MS, l’area è stata definita “ad elevata pericolosità simica locale” 17 . Il tessuto edilizio che caratterizza la zona è stato costruito prevalentemente tra gli anni 1950 e gli anni 1970, caratterizzato da un’edilizia residenziale con tipologia a palazzina multipiano (fino ad un massimo di 10 piani) con piano terra commerciale nella parte più a nord e a villa singola con giardino nella zona a sud-est che affaccia sulle colline. Vi sono anche una scuola primaria di primo grado con la palestra, una chiesa con oratorio e due campetti sportivi, una sede dell’ASL, un distaccamento di ambulatori dell’Ospedale civile e la sede dell’archivio di Stato di Brescia. Complessivamente sono presenti 176 edifici. Gli edifici strategici, individuati dal Piano di Protezione Civile comunale, situati nelle immediate vicinanze sono l’Istituto Clinico “Città di Brescia” e la struttura ospedaliera degli Spedali Civili, entrambe poste a nord dell’area. Mentre le infrastrutture di connessione per questa porzione di tessuto edificato sono state desunte da uno studio di caso condotto per il Comune di Brescia 18 e coincidono con via Pusterla, Via San Rocchino, Via Crocifissa di Rosa e via Monte Mario. La procedura di estrazione delle unità interferenti utilizzando il database topografico è stata condotta considerando tutto il tessuto edificato incluso nel comparto analizzato – non limitandosi ai soli edifici che si affacciano sulle infrastrutture di connessione – e ipotizzando due condizioni di emergenza post-sisma: l’interruzione totale dell’infrastruttura di connessione (H>D) e l’interruzione parziale (H>D/2). Dal rilievo in sito dei parametri di altezza e di distanza tra l’edificio ed il lato opposto della strada (situazione A) si è ottenuto un numero di unità interferenti, rispettivamente pari a 98, ovvero il 56% del totale, nel caso di interruzione totale, e di 133 edifici, ovvero il 76%, nel caso di interruzione parziale. L’applicazione della procedura utilizzando il GIS e la cartografia topografica di base (situazione B) ha permesso di individuare un numero di unità interferenti pari a 102, ovvero il 58%, nel caso di interruzione totale, e pari a 145, ovvero all’82%, nel caso di interruzione parziale. I risultati sono schematizzati in Tab. 1 ed in Figg. 1 e 2. Si osserva che l’accuratezza nell’individuazione degli edifici interferenti attraverso l’uso del GIS, rispetto alla misurazione in sito, dipende essenzialmente da due fattori: dal valore dell’arretramento dalla strada attribuito all’edificio, valutato per classi di distanze, e dalla 15 In particolare, si sono scelte per la zona in studio delle distanza che riescano a intercettare anche situazioni ecce- zionali: sono state utilizzate le distanze di 2 m, 5 m e 10 m. 16 Altura che appartiene al sistema delle Prealpi bresciane e che si estende nella parte nord-orientale del territorio comunale. Raggiunge gli 874 m.s.l.m: costituisce un elemento che amplifica la risposta sismica del terreno. 17 Studi di microzonazione sismica compiuti nel 2007 dalla Dott.ssa Geol. Carola Di Alessandro e dall’Ing. Sergio Trapenscovino. Fonte Comune di Brescia, Assessorato alla Protezione civile, 2007. 18 Donati F., “Emergency limit condition analysis of the urban settlement and vulnerability assessment”, tesi di laurea, relatore Prof. Tira, Università degli Studi di Brescia, A.A. 2012/2013. GNGTS 2014 S essione 2.3 309
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