GNGTS 2014 - Atti del 33° Convegno Nazionale
330 GNGTS 2014 S essione 2.3 Il lavoro informativo di cui si discute in questa sede è viceversa strettamente legato a situazioni circostanziali e ad una funzione specifica che l’Istituto assume in quel caso all’interno del sistema di protezione civile. Una comunicazione franca e trasparente durante una crisi mantiene (e aumenta) la fiducia nella autorità (Yilmaz, 2011). Esperienze di informazione in emergenza sismica. Nel corso delle emergenze sismiche degli ultimi anni, e particolarmente in occasione della sequenza aquilana del 2009 e quella emiliana del 2012, il sistema di protezione civile ha dedicato energie e attenzione sempre maggiori a interventi di informazione e di supporto psicosociale alla popolazione attraverso uno specifico lavoro informativo rivolto a insegnanti delle scuole, agli operatori dei servizi di base e alla popolazione in genere in forma di assemblee pubbliche. Questo lavoro è stato realizzato principalmente da operatori INGV, d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile (DPC), che hannomaturato nel tempo una solida esperienza all’interno di progetti educativi e iniziative informative. Esperienze sporadiche di interventi di questo tipo risalgono molto indietro nel tempo (comprese iniziative “pionieristiche” sviluppate dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980), ma una delle prime corpose esperienze, di poco successiva alla costituzione dell’INGV, risale alla sequenza sismica del Faentino-Forlivese del 2002, quando operatori INGV, d’intesa con DPC, Regione Emilia Romagna e i Comuni interessati hanno gestito diversi incontri informativi per sindaci, insegnanti e operatori dei servizi, con una esplicita funzione informativa e di supporto psicosociale. Negli anni successivi le esperienze più consistenti sono state le seguenti: • L’Aquila, 2009: nelle primissime fasi del post terremoto è stato avviato un lavoro di supporto agli insegnanti nelle tendopoli (in continuità con il progetto EDURISK che era in corso a L’Aquila e a Sulmona già prima del terremoto) con un ciclo di incontri denominato EMERFOR (Formazione in Emergenza): fra la fine di aprile e il mese di maggio 2009 sono stati realizzati 12 incontri che hanno coinvolto circa 500 insegnanti. Successivamente, d’intesa con il DPC e i servizi di base locali (ASL), da giugno ad agosto, è stato realizzato un corposo ciclo di incontri pubblici per la popolazione nelle tendopoli denominato “ La terra tretteca, ji no! ”: complessivamente una ventina di incontri serali e quasi 2.000 persone coinvolte. Nei mesi di settembre e ottobre, in accordo con DPC e Ufficio Scolastico Regionale dell’Abruzzo, è stato progettato e realizzato un intervento specifico di sostegno al mondo della scuola abruzzese per accompagnare il rientro a scuola, consistente in 33 incontri con tutti gli insegnanti e il personale scolastico dei comuni interessati da effetti di danno (complessivamente circa 2.700 persone) (Nostro et al. , 2009). • Frusinate, 2009: in occasione della sequenza sismica nell’area di Sora (FR), nell’autunno 2009, su iniziativa concordata con DPC, la Regione Lazio e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Frosinone, sono stati realizzati un paio di incontri con gli insegnanti delle scuole dell’area, cui poi sono seguiti 17 incontri con 25 Direzioni Didattiche, Istituti Comprensivi e Istituti Superiori che hanno coinvolto complessivamente 1070 persone. Dopo questa prima fase, c’è stato l’avvio di un progetto educativo vero e proprio che ha coinvolto le scuole di 25 Comuni della provincia di Frosinone per due anni (complessivamente circa 2.500 studenti). Tale progetto si è concluso con l’ Open day sul rischio sismico che ha visto coinvolti tutti gli insegnanti e le loro classi, per valorizzare il lavoro svolto e sensibilizzare la cittadinanza sul tema del rischio sismico e delle strategie per la sua riduzione (Nostro et al. , 2012a). • Emilia, 2012: nel periodo giugno-agosto 2012 sono stati realizzati 32 incontri con la popolazione delle province di Modena, Ferrara, Bologna, Reggio Emilia e Mantova, nell’ambito di un progetto denominato “Terremoto, parliamone insieme” (Fig. 1). Oltre alle assemblee pubbliche di piazza, sono stati realizzati incontri informativi nelle scuole
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